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GLI ERRORI CHE NON CONTANO

di Tommaso Loreto

A ognugno i propri problemi. Vincenzo Montella fa i conti con i responsi medici che filtrano dall'infermieria, e dopo la sconfitta con l'Inter si ritrova senza Gonzalo Rodriguez e Vargas per l'Europa League e con lo stesso Cuadrado che resta particolarmente incerto. Al quadro (contando i lungo degenti Rossi e Rebic) sono da aggiungere Ambrosini (il cui rientro non è scontato) e Tomovic (tornato soltanto a ridosso del match con l'Inter). La società, di contro, si trova a conteggiare invece i punti che mancano in classifica. Perchè in un inquietante parallelo con la passata stagione la Fiorentina esce penalizzata da quasi tutte le decisioni arbitrali arrivate nel corso di sfide decisive con dirette concorrenti.

Il Milan e la Roma l'anno scorso (ma solo per citare gli episodi evidenti come il rosso a Tomovic e la mano di De Rossi, decisamente più marchiani rispetto agli altri e alle "spinte rossonere"), il Napoli e l'Inter in questa stagione (anche in questo caso senza voler allargare lo sguardo a tutte le altre situazioni dubbie che certamente non mancano). E mentre l'intera città, così come proprietà e dirigenza, s'interroga su come avere maggiore difesa e tutela, il diesse Pradè ha lanciato ieri i primi messaggi (LEGGI QUI). Tanto chiari quanto inevitabili per chi, già l'anno scorso, c'ha rimesso circa 30 milioni di euro di partecipazione alla Champions League. La Fiorentina si deve attrezzare, perciò, perchè nei prossimi mesi non può e non deve capitare di nuovo quanto già visto.

Non si tratta in sintesi di avviare guerre di religione o alzare barricate contro fantomatici nemici, ma semplicemente di farsi sentire e, possibilmente, farsi vedere. Perchè se è vero che andare in Lega in prima persona non può significare una vittoria a prescindere, richiedere tutela per un progetto viola (con la forza che avrebbe il primo a spendere e spendersi per questo progetto proprio come fa e ha fatto ADV) è come minimo legittimo. Perchè oggi, sbagliare contro la Fiorentina, non incute lo stesso timore che oggi incute un errore contro le cosiddette “Big”. 

Perchè questa sembra essere la spiegazione al trattamento che i viola ricevono ormai da due anni, al di là di complotti e manovre nascoste che, passato Calciopoli, oggi si fa parecchio fatica a immaginare. Gli errori subiti dalla Fiorentina, in pratica, non contano. D'altronde quando Juve, Inter, Milan (e ultimamente Roma, Napoli e Lazio) subiscono un danno se ne accorgono tutti, in primis gli stessi arbitri (intimoriti per la futura carriera?), quando invece capita a Firenze fanno tutti molto presto (troppo) a bollare il tecnico come un “lamentino”, la società come un club minore, e soprattutto una città intera come una popolazione evidentemente affetta da “diffuso vittimismo”


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