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GLI ESAMI NON FINISCONO MAI

di Tommaso Loreto

E' il suo week-end, altro che. Mentre a Firenze si attende (a gloria) il ritorno dalla Cina di Andrea Della Valle e tutto quel che ne conseguirà (c.d.a, rinnovi vari ed assortiti di giocatori e dirigenti oltre ovviamente a tutto quanto si deciderà per la linea da tenere sul mercato, budget incluso) Giuseppe Rossi si presenta, stasera, al suo esame determinante, decisivo.

Stasera “Pepito” partirà titolare con la maglia azzurra proprio come ha fatto contro il Torino, nell'ultima giornata di campionato, tagliando il traguardo del recupero dall'ennesimo infortunio al ginocchio, patito a inizio anno nella sfida interna contro il Livorno. Accanto a lui Immobile, con Verratti a fare il trequartista. Davanti l'Eire, in quello che sarà il primo vero test pre-Mondiale.

Più che una partita, perciò, il vero esame finale prima di capire se c'è posto sul volo in partenza per il Brasile. Rossi ha bruciato tutte le tappe da quel 5 gennaio e dall'intervento di Rinaudo, stupendo anche tutto l'ambiente azzurro per il modo in cui ha lavorato in questi giorni di Coverciano. Lo stesso Prandelli, d'altronde, nei suoi confronti ha speso il termine di “esempio” per tutto il gruppo.

E' vero tuttavia che gli esami non finiscono mai, e Rossi è il primo a sapere che in questo momento niente possa essere dato per scontato. Perchè ancora la condizione non può essere al top, e perchè gioco forza anche sotto il profilo psicologico affrontare il mondiale dopo un altro crack a un ginocchio già martoriato, non è certamente uno scherzo. Ancora un pizzico d'attesa, perciò, per “Pepito” e per tutti coloro che vorrebbero vederlo vestito d'azzurro in Brasile, perchè Prandelli emetterà il verdetto definitivo solo dopo la gara di stasera. E a Rossi, noi per primi, auguriamo a cuore aperto di superare a pieni voti il suo esame azzurro.