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...GLI HO DETTO NO

di Tommaso Loreto

Tanti no, per un grande obiettivo. Quello di trattenere i campioni di questa Fiorentina, e cercare di aggiungere qualità ad un organico già competitivo. Questo, in sintesi, il quadro di una Viola che chiude il suo mercato con un passivo intorno ai 9 milioni di euro. Pantaleo Corvino ha praticamente detto di "no" a tutti. Probabilmente, avrebbe anche volentieri detto di sì di fronte a qualche offerta ritenuta adeguata, ma in tal senso nessuno ha voluto condividere le stime del diesse gigliato.

Per Vargas, ad esempio, nè Inter, nè JuveReal Madrid sono arrivate a proporre gli oltre 25 milioni di euro richiesti dalla Fiorentina per il peruviano. Ancora meno le offerte arrivate per Frey, sul quale comunque la Fiorentina aveva deciso di puntare ma in linea con una concorrenza interna fra il francese e Boruc, senza contare le sirene che, di tanto in tanto, avevano tirato dentro il maremagnum delle voci di mercato persino Montolivo, Bayern prima e Inter poi, e Gilardino, con la Juve che sembrava un'imminente pretendente.

Finisce, allora, che nemmeno per i vari Papa Waigo, Bolatti e Donadel le offerte siano state adeguate. Soprattutto prestiti, quel che si è visto recapitare Corvino che, gentilmente, ha detto "no" e ringraziato. Il senegalese, forse, potrebbe ancora finire in Inghilterra al Southampton (il mercato inglese chiude con 24 ore di ritardo) ma sembra davvero in procinto di rimanere in viola. Pronto a giocarsi un posto, negli allenamenti, magari provando a mettersi in mostra. Stesso dicasi per Bolatti, sul quale per inciso, i sondaggi di Bologna prima e Bourdeaux son risultati semplici pour parler. Che, come gli altri, hanno ricevuto un secco no. Lo cantava anche Lucio Battisti, infondo... "Io gli ho detto no".