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GLI OCCHI DI ARUP ANCHE SUL PADOVANI: ENTRO LUGLIO IL PROGETTO PER LO STADIO VIOLA

di Andrea Giannattasio

Un incontro di quasi tre ore per rassicurare i quasi 600 iscritti del Firenze Rugby che le attività sportive - anche in caso di trasloco dal Padovani con conseguente approdo della Fiorentina per almeno due anni - avranno un futuro ma anche per manifestare più di un dubbio circa i tanti lavori che dovranno riguardare (nel giro di non poco) sia le strutture di Viale Paoli dove dovrebbero migrare Biraghi e compagni durante il restyling del Franchi che - soprattutto - il centro sportivo Astori dove la società di rugby dovrebbe prendere sede per tutta la durata della permanenza del club viola nell'attuale "Ruffino Stadium". 

Si è svolto questo pomeriggio un faccia a faccia molto importante tra i vertici societari del Firenze Rugby 1931 e i tanti tesserati del suo sodalizio: una riunione schietta dove la dirigenza - a partire dal presidente Stellini - ha riportato ai presenti le ultime informazioni filtrate dal Comune di Firenze circa questo doppio trasloco, da portare a termine entro e non oltre l'estate 2024: secondo quanto raccolto da Firenzeviola.it, tra le notizie emerse c'è stata quella legata all'impiego dello studio Arup - già vincitore del concorso internazionale per i lavori del Franchi - anche per la realizzazione del progetto preliminare per l'ammodernamento temporaneo del nuovo Padovani: i tempi per la presentazione del primo progetto (del quale la società di rugby è ancora all'oscuro) è di almeno due settimane. I tecnici di Arup, in ogni caso, hanno già fatto visita all'impianto.

Non sono poi mancate le perplessità per quanto riguarda lo sfruttamento del centro sportivo Astori, dotato di un solo campo (il Firenze Rugby vorrebbe poterne avere almeno due, anche se difficilmente entrambi potranno avere misure regolamentari) e soprattutto sprovvisto di tribune e di impianto di illuminazione. A questi dubbi si sommano poi quelli della Fiorentina stessa, che in attesa di avere risposte alle sue antiche domande (chi pagherà i costi dei lavori per l'impianto temporaneo e sosterrà le perdite a bilancio del club per i prossimi anni, nonché quanto grandi saranno le nuove aree commerciali del Franchi) dovrà fare i conti anche con un manto erboso che dovrà in tutti i modi essere cambiato.