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GOL PRESI E PRIORITÀ DEL MERCATO

di Tommaso Loreto

Pareva la versione genovese della Fiorentina, il volto migliore della squadra viola in questo avvio di stagione. Identico a quello mostrato fin dalle prime battute dell’esordio di Marassi e diverso dalle timidezze emerse nella prima frazione di gioco in Austria, con il Rapid. L’episodio del vantaggio di Nico, oltre che un biglietto da visita per il numero 10 che ci sta prendendo gusto di testa, ancora una volta aveva messo la sfida sui binari migliori, consentendo alla Fiorentina di giocare un primo tempo spettacolare.

Grazie alla tecnica e al senso della posizione Beltran sembra già in grado di guidare l’attacco, i suoi dialoghi con Nico e Arthur accendono la manovra e quando il brasiliano pesca Duncan dentro l’area (ottima la prova del ghanese che non fa rimpiangere Mandragora) il gioco sembra fatto. I problemi arrivano però nella ripresa, e per un errore di Arthur che fa parte del pacchetto di gioco viola. Forse per stanchezza, e allora doveva esser cambiato prima, la disattenzione del brasiliano rimette in corsa il Lecce e senza più troppa benzina questa Fiorentina si ritrova allo specchio con i soliti difetti.

Nello specifico il gol del pari di Krstovic mette ancora a nudo le lacune di una difesa troppo perforabile, mentre i ricambi di Italiano entrano senza cambiar volto a una squadra che nel finale non ha più le forze per prendersi tre punti che parevano già in tasca. Confermando come a inizio stagione molto sia ancora da registrare, ma anche che a una settimana scarsa dalla chiusura del mercato pensare che questo organico sia già più competitivo di quello dell’anno scorso sia come minimo prematuro.