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GONZALO E UN CONGEDO CHE IMPARA DAGLI ERRORI DEL PASSATO. MA I SALUTI...

di Luciana Magistrato

Oggi pomeriggio sul sito ufficiale della Fiorentina ha colpito l'abbraccio tra il presidente Mario Cognigni e Gonzalo Rodriguez con la consegna di una targa al difensore per le 200 presenze in viola. Una specie di saluto ufficiale insomma, visto che il giocatore se ne andrà al 99%. Un giocatore reduce da due seri infortuni e messo sul piatto dal Villareal insieme a Borja Valero  ma che in questi cinque anni in viola ha dato tantissimo, tralasciando questa annata costellata da infortuni e squalifiche come quella che lo terrà fuori dal campo domani. Gonzalo è stato anche uno dei difesori più prolifici in termini di gol, alla Materazzi insomma, nel primo anno con Montella e ben presto ha saputo conquistare la città e la tifoseria oltre che la bella fiorentina Martina, che gli ha dato un figlio. Ben introdotto a Firenze, con la sua band musicale (fatta di fiorentini e spesso dipendenti viola) suona alle serate benefiche e questo ha creato un ulteriore legame con la piazza.

La Fiorentina sa che Gonzalo insomma non è un giocatore qualunque e il saluto di Mario Cognigni vuole essere un omaggio e un riconoscimento ad un viola importante, memore anche della brutta figura fatta con Pasqual la scorsa stagione (omaggiato sì all'ultima gara ma lasciato nell'incertezza fino alla vigilia) o dell'addio fugace di un altro capitano  importante come Dainelli nel mercato invernale qualche anno prima. E troppo spesso i giocatori se ne sono andati dalla Fiorentina (compresa quella Women, vedi la Panico e la Tona) tra i mugugni. Per un saluto come si deve bisogna ritornare a Ujfalusi, portato in trionfo mentre si festeggiava anche l'approdo in Champions. Stavolta la Fiorentina ha voluto fare le cose per bene anche se questa è solo una targa. Stavolta le parti già sanno che il matrimonio, pur bellissimo, è finito e vogliono lasciarsi bene anche se il saluto non è quello definitivo. Se dovesse esserci veramente (ma omai manca solo l'ufficialità, colpi di scena a parte) la Fiorentina celebrerà il giocatore o gli darà la possibilità di salutare la piazza anche con altre inziative, forte anche del fatto che l'ultima partita della stagione sarà in casa. Insomma, addio sì ma con il giusto congedo.