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GOOD TIMES FOR A CHANGE

di Marco Conterio

Tempi buoni per cambiare. Se cambiamenti saranno, s'intende. Perché adesso c'è il Novara e l'attesa logora chi l'attaccante non ce l'ha. La Fiorentina non può certo esser felice della situazione che vive: al di là del prossimo risultato, la realtà è che quello viola è uno dei reparti avanzati più poveri della massima serie. Alberto Gilardino è un attaccante del Genoa, Santiago Silva andrà al Velez e Khouma El Babacar è stato proposto in prestito al Brescia, salvo poi rifiutare le Rondinelle. Non c'è una punta, una soltanto: Stevan Jovetic è più per necessità che per virtù riadattato davanti alla Maginot avversaria ed Alessio Cerci fatica ad adattarsi, anche come seconda punta.

Il tempo buono per cambiare, allora, è adesso. Subito. Perché aspettare ancora rischia di impoverire la Fiorentina, di far perdere tempo e terreno prezioso. Madama sorte potrà poi anche aiutare i viola a stendere il Novara, chissà, ma la sostanza non cambia. La serietà di un progetto si valuta anche dalla lungimiranza ed il bomber è una necessità immediata perché volta al domani di casa gigliata. Anzi: la realtà è che adesso servono due uomini. Preoccupa il fatto che il primo, Maxi Lopez, sia stato chiesto in prestito; segno che la voglia di abbassare il monte ingaggi c'è, ma forse anche di ripianare un rosso nei conti. Di questo passo, tosta pensare di arrivare ai grandissimi nomi. Però il tempo per cambiare è buono e non più rimandabile. Davanti il piatto piange e la piazza non è che sorrida.