GOODBYE MALINCONIA
Un sabato mattina come non se ne vedevano da tempo. E non stiamo parlando di una vigilia di campionato particolarmente importante, ma di una semplice amichevole come quella andata in scena ieri tra Fiorentina e Rondinella. Almeno 4000 tifosi viola, se non di più, in Maratona per osservare i time-out di Delio Rossi e i primi movimenti della sua squadra. E se il risultato, com'è giusto che sia, poteva valere soltanto in termini statistici, sono le prime indicazioni arrivate dal campo a far immaginare che squadra vedremo contro il Milan.
Certo, ancora il nuovo allenatore gigliato non ha a disposizione tutti i giocatori convocati con le rispettive nazionali, e già contro i rossoneri dovrà fare a meno di Natali per squalifica e di Cassani per infortunio (tutte da valutare le ipotesi di recupero per Behrami) ma il primo indizio arrivato dall'amichevole di ieri ha quasi un valore storico. Perchè a Firenze, del resto, non si vedevano due attaccanti insieme ormai da anni. Lo stesso Prandelli, infatti, aveva sempre optato per un modulo con un'unica punta, e da Toni a Gilardino il ruolo del centravanti era diventato quello del bomber solitario costretto a combattere, spesso da solo, contro la difesa avversaria.
Lo stesso Gilardino, del resto, aveva dato chiari segnali di malinconia, alla lunga, lasciato solo laggiù in avanti. Tanto che, nella scorsa stagione, in più di un'occasione erano state sottolineate le sue prestazioni non all'altezza. Oggi però, potrebbe cambiare del tutto lo scenario intorno al Gila. Nel primo tempo con Cerci, nella ripresa con il "Tanque" Silva, sarà soltanto un caso, ma intanto Gilardino nell'amichevole di ieri ha trovato il gol in ben cinque occasioni.
Non è ancora detto se contro il Milan Rossi vorrà subito rischiare la doppia punta, e anzi il valore degli avversari potrebbe spingere l'allenatore a scegliere un modulo più accorto, ma è indubbio che l'ipotesi resti aperta per il futuro. Con un modulo che, nelle prossime settimane, potrebbe variare dal 4-4-2 al 4-3-1-2 con un trequartista da individuare, e che potrebbe essere pure uno tra Ljajic e Jovetic. Presto, prestissimo, comunque, per previsioni di questo tipo. Meglio, allora, godersi i riflessi di entusiasmo di un sabato mattina da ricordare e un Gilardino che, con un altro attaccanto al fianco, non solo sarà meno triste, ma tendenzialmente potrà rendersi ancora più pericoloso in area di rigore.