GRANDI A FV, Denunciare le offese sui social...
Fonte: A cura di Luciana Magistrato
Negli ultimi giorni si è parlato molto delle offese ricevute da l'ex viola Federico Bernardeschi e della risposta dello stesso attaccante bianconero. A margine del Festival del Calcio a Firenze ne abbiamo parlato con Matteo Grandi, giornalista ed autore televisivo esperto di social, dei quali è considerato un influencer, che ha presentato il suo libro "Far web".
"Come usano i social i calciatori? Con una prudenza espressiva che ricorda il modo in cui si pongono durante le interviste, poi c'è qualche eccezione come Bonucci, uno che sui social parla molto e viene anche criticato per questo. Trovo che sia uno sforzo aprezzabile, soprattutto su Twitter. Su Instagram invece sono molto "lanciati", preferiscono mettere in mostra la parte migliore della loro vita: di solito ai tifosi piace, magari a qualcuno fa scattare un po' di invidia.
Le offese, spesso pesanti, contro Bonucci e Bernarderschi? Le offese non sono mai simpatiche, ma l'educazione si insegna a casa e scuola. Molti pensano che urlare un insulto sul web sia come urlarlo allo stadio, ma sul web resta tutto. Un conto però è l'insulto, un conto sono forme di aggressioni e violenza verbale molto più grave. Personalmente ricordo soprattutto alcuni commenti sotto la foto del figlio di Bonucci postata su Instagram: qualcuno scrisse addirittura "speriamo che a tuo figlio torni il cancro". Cose di questo genere sono quelle che cerco di denunciare nel libro: l'offesa ci può stare, ma abbiamo il dovere di contrastare queste forme di violenza verbale. I calciatori hanno le spalle larghe, ma sono comunque essere umani ed a qualunque essere umano l'odio gratuito e l'augurio di morte ad un familiare fa comunque male, e non c'è nessuna spalla larga che tenga".