GRANDI FIRME A FV, I giudizi al mercato viola
Fonte: Ha collaborato Dimitri Conti
Le porte del calciomercato si sono chiuse ufficialmente ieri sera alle 23. Questa mattina Pantaleo Corvino si è espresso in conferenza stampa assieme a Carlos Freitas per tirare le fila sulle varie scelte operate in estate. Per commentare e analizzare al meglio le parole del direttore generale gigliato, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva alcune delle più importanti firme fiorentine, chiedendo anche una valutazione sul mercato della Fiorentina.
Enzo Bucchioni (TuttoMercatoWeb): "Mi sembra che Corvino cerchi di giustificare un mercato fatto in tono minore, con troppe scommesse, con giocatori di medio basso livello, nella speranza che possano crescere. Ma è un’operazione troppo rischiosa. Se Corvino fosse stato davvero padrone del mercato, con 100 milioni incassati avrebbe potuto fare una grande squadra. Date quei soldi a un grande direttore sportivo e vedrete. Purtroppo il progetto è ampiamente ridimensionato. Soprattutto non capisco la necessità di tenere in cassa una quarantina di milioni quando hai già abbassato il monte ingaggi del 30%. Il surplus andava trovato nei 30 milioni, e i 40 milioni andavano investiti. Insomma, un Corvino minore anche dialetticamente, come lo è stato tutto il suo mercato. Do un 5,5 a Corvino e al mercato della Fiorentina, sperando naturalmente di sbagliare e che queste troppe pianticelle possano diventare un bosco quanto prima. Ma non mi piace nemmeno quello che ha detto Freitas, aggiungerei: “I terzini portoghesi faticano in Italia”. Allora con 4 milioni e mezzo si poteva trovare un terzino in Italia pronto subito. Ho visto due dirigenti dialetticamente in difficoltà, come lo sono stati sul mercato".
Benedetto Ferrara (Repubblica): "Se non sbaglio la Fiorentina è l'unica società di A che ha chiuso questo calciomercato in attivo. L'obiettivo era quello di abbattere il monte ingaggi, e per questo è stato subito rinnovato il contratto a Corvino. L'altro scopo era quello di far cassa con i giocatori dallo stipendio più elevato. Il terzo stadio poi era quello di ricostruire un qualcosa che somigliasse a una squadra. Pioli ha inciso, lottando per esempio per trattenere Badelj, perché si è visto privato di un reparto, nonostante l'innesto di Benassi che per me è un interno. Per i tifosi le idee migliori sono quelle di puntare su giovani come Dias e Lo Faso, ma anche Milenkovic è buono. Il resto ok, ma è stato fatto un passo indietro. Anche Thereau è un veterano da doppia cifra, e non pretende chissà quale ingaggio. Sono lontani i tempi cui poter puntare obiettivi che toccassero il cuore. Però i tifosi hanno capito che Pioli e i giocatori non c'entrano nulla con le dinamiche della società, e finché daranno tutto saranno sostenuti. Il mio voto al mercato è 5,5".
David Guetta (Radio Bruno): "Corvino cerca di reggere la baracca insieme a Salica, Antognoni e Cognigni, quindi prova a dare degli stimoli a tutto l’ambiente. Sono dei conti economici particolari, quelli che lui ha fatto. Anche perché non si sa a cosa servano i 38 milioni. Speriamo a questo punto che non sia vero il detto “Chi più spende, meglio spende”. Corvino in pratica ha seguito le indicazioni della società, e sta cercando di dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Poi i Della Valle, dal canto loro, negli anni hanno investito molto sulla Fiorentina e forse ora vogliono cautelarsi. Il vero enigma è sapere quanto effettivamente valgono i nuovi acquisti. I miei voti al mercato sono due: considerando che - di fatto - per me è stato il mercato più triste dell’era Della Valle, do un 5; ma se, come dicevo prima, le indicazioni della società erano queste, Corvino ha fatto il possibile, e il voto sale a 6,5. Anche perché le operazioni Pezzella e Thereau per me sono eccellenti in relazione alle cifre spese. Però, ribadisco, credo sia stato il mercato più triste dal 2002".
Mario Tenerani (Lady Radio): "Ho apprezzato lo sforzo di Corvino nello spiegare alcuni passaggi delicati che non spetterebbero a lui. Sul 75% lo rispetto ma continuo a non capire: può darsi sia un problema mio. Una parte della società aveva fatto filtrare il messaggio che avrebbero reinvestito le entrate, ma poi non è andata così: non è stato investito il 100%. Credo che per una società così virtuosa ci fosse la possibilità di spendere. Non sono d'accordo con chi dice che nessun nuovo acquisto sia buono: a me Simeone piace da quando è arrivato in Italia, e anche Benassi, Pezzella e Thereau sono buoni innesti. Qualche altro invece, come ad esempio Gaspar - che deve migliorare dietro - , Veretout e Hugo, che mi lascia perplesso. Eysseric ancora non l'ho inquadrato, e Dias alterna qualche pausa di troppo. Al mercato do un 6 con riserva. Anzi, un 5,5 che spero possa trasformarsi in una sufficienza".