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GUARDANDO OLTRE

di Tommaso Loreto

E' una distanza relativa quella che separa Rocco Commisso da Firenze e dalla Fiorentina. Il presidente viola non conosce pause nella gestione del club, anche se obbligato dall'altra parte dell'oceano e alle prese con un'emergenza sanitaria che in USA si sta facendo ogni giorno più drammatica.

Vissuta ora per ora la fase delicata dei positivi nella cosiddetta famiglia viola tra calciatori e staff, l'americano guarda già avanti, anche su quei progetti della Fiorentina che oggi restano per forza di cose sospesi. Se per Commisso sono al massimo due le settimane per immaginare una ripartenza, è verso il futuro che le sue parole sono indirizzate.

Cominciando dall'opportunità di costruire un nuovo stadio che per la città rappresenterebbe un forte incentivo alla ripartenza e arrivando a equilibri e dinamiche di un calcio italiano che meritano pesanti ristrutturazioni. Mentre apre alle altre proprietà straniere Commisso sa di doversi confrontare con un sistema squilibrato, ma la battaglia è soltanto all'inizio.

Tenendo bene a mente la tabella dei 20 top club europei oggi lontani distanze siderali dai viola, la Fiorentina non ha per niente rinunciato alla voglia di scalare le gerarchie. Progettando un mercato importante non appena sarà possibile farlo, anche grazie all'immediato allentamento del Fair Play Finanziario nel primo dei tre anni di controllo, e valutando come e quando muoversi all'interno di una Lega che ancora ieri si è riunita senza poter individuare una data certa per l'eventuale finale di campionato.

A più riprese, nelle ultime interviste, Commisso ha rassicurato un po' tutti sul suo immediato ritorno a Firenze non appena volare da un paese all'altro sarà meno impensabile. Ma intanto non è difficile immaginarlo mentre scruta gli orizzonti viola.