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GUARDANDOSI INTORNO

di Tommaso Loreto

Ti guardi intorno e ti accorgi che, più o meno, di isole felici ne esistono poche. La Fiorentina è a un passo dal primo via ufficiale alla nuova stagione, con tutti i dubbi del caso, ma spostando lo sguardo altrove è facile rendersi conto di quanta incertezza regni incontrastata in tante altre piazze. D'altronde, escludendo per forza di cose la Juventus, le altre concorrenti per le zone che interessano ai viola sono tutt'ora alle prese con più di un interrogativo. 

Come la Roma, per esempio, in un ambiente che ancora nemmeno ha digerito la prematura partenza di Pjanic verso Torino sponda bianconera. Quanto all'altra metà della Capitale, poi, nemmeno è dato sapere se il "Loco" Bielsa sarà realmente il tecnico per la prossima annata o meno. Si potrà eccepire che il Napoli, tutto sommato, può ripartire con rinnovate ambizioni, ma gli undici tifosi (e basta) presenti al raduno bene testimoniano un momento delicato anche per lo stesso De Laurentiis. Quanto meno nella relazione con la piazza, annosa questione vissuta con trasporto anche da queste parti. 

Menzione a parte meritano invece le milanesi. L'ondata cinese è ormai cosa nota, l'eventuale rovesciamento sul mercato di valanghe di capitali è invece ipotesi tutta da dimostrare. Tanto più per i rossoneri, cronologicamente in ritardo rispetto ai cugini nerazzurri. Certamente se le promesse dei due gruppi asiatici proprietari di Inter e Milan dovessero essere mantenute per la Fiorentina il prossimo campionato potrebbe davvero farsi ostico, ma bilanci di questo tipo sono ancora del tutto prematuri. E immaginare le domande che si fanno in questo momento i tifosi milanesi potrebbe persino essere motivo di sollievo per chi, a Firenze, almeno già sa quale struttura si avvierà a costruire la nuova squadra e quale tecnico la guiderà.