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GUARDARE IL DITO E AMBIRE ALLA LUNA

di Giulio Incagli

Nikola Kalinić è un nuovo giocatore della Fiorentina. Circa 5 milioni di euro nelle casse del Dnipro e un quadriennale da 1,2 mln all'anno per il giocatore. Un'altra pedina importante che va ad arricchire lo scacchiere di Paulo Sousa permettendo al lusitano di avere un'alternativa di livello a El Khouma Babacar per il ruolo di prima punta. La Fiorentina si è mossa sotto traccia nelle scorse settimane e soltanto negli ultimi giorni il nome del croato è emerso anche tra gli addetti ai lavori. Un'ottima operazione sicuramente sotto il profilo economico, tutta da valutare sotto quello tencico-tattico, ma le premesse sono sicuramente positive. Tutto molto bello, ma riavvolgiamo un attimo il nastro e ripercorriamo passo passo la lunga giornata di Nikola Kalinić, ultimo acquisto viola.

Firenzeviola.it cerca ogni giorno di tenervi informati su tutto quello che gravita intorno all'ambiente viola, coinvolgendo il più possibile il lettore nelle vicende di casa Fiorentina e provando in ogni modo a smussare il muro che circonda ormai da anni la società. Oggi, nel caso specifico, nonostante dai viola non arrivassero conferme, Kalinić è partito alla volta dell'Italia intorno alle 9 da Kiev ed è sbarcato a Roma alle 12 circa. Una macchina societaria lo ha prevelato e portato insieme al suo agente, Tomislav Erceg, presso la sede della Fiorentina. 7-8 giornalisti ad aspettarlo, non di più. Del resto, il 13 di agosto... Ma torniamo a noi. Presidiata l'entrata principale da Viale Manfredo Fanti, il croato è stato fatto passare da un accesso secondario e, come abbiamo visto grazie ai colleghi del media ufficiale gigliato, ha messo nero su bianco il suo contratto con la Fiorentina con tanto di stretta di mano col ds viola Daniele Pradè (GUARDA QUI). Eccesso di zelo? Probabile, ma dopo il caso Milinkovic-Savic tutto sommato un atteggiamento comprensibile. Come si dice a Firenze: meglio aver paura che buscarne.

Dalle 11 alle 16 sotto il raggiante sole fiorentino per uno scatto rubato all'uscita. Sì, questo ed altro se serve. Ma purtroppo oggi non è bastato. Un alone di mistero paradossale intorno al croato, che non gli ha permesso di prendere contatto con addetti ai lavori e qualche curioso presente fuori dal Franchi, neanche all'uscita dalla sede. Altro giro, altra corsa. Macchina societaria uscita dalla Maratona alla volta di "una clinica" (volutamente generico) per effettuare le visite mediche. Nessuna indicazione sul luogo delle visite e cliniche solitamente utilizzate dalla Fiorentina, già chiuse ormai da qualche ora. Un vero e proprio rebus, sciolto soltanto intorno alle 18:30, scavalcando la società e andando a prendere informazioni direttamente da fonti vicine all'entoruage del giocatore. Clinica trovata e immagini di Kalinić pronte per tutto il popolo viola (GUARDA QUI).

Un obiettivo comune: esaltare e far conoscere un nuovo "prodotto". Ma due strade purtroppo costantemente parallele. A Moena tutti abbiamo evidenziato ed elogiato l'apertura mediatica e non solo di Paulo Sousa nei confronti del popolo gigliato. Un affetto incredibile quello dei tifosi, finalmente contraccambiato da squadra e allenatore. Ricorderete le interminabili sessioni di autografi dopo l'allenamento, le folcloristiche partite tra staff tecnico e giornalisti, insomma il clima armonioso e collaborativo creatosi durante il ritiro di Moena. Un messaggio chiaro, una linea ben precisa che nel momento forse più critico della concitata estate viola, è forse anche servita a placare gli animi piuttosto accesi dei tifosi viola. La società, giustamente, non perde occasione per ribadire che il vento, almeno sotto questo aspetto, è cambiato con la nuova gestione. In Val di Fassa si è parlato addirittura di allenamenti a porte aperte. Un qualcosa di utopico nel calcio di oggi, lo sappiamo e anche soltanto averci pensato fa ben figurare tecnico e squadra. Questo sarebbe probabilemente chiedere troppo, ma pretendere collaborazione per arrivare ad un obiettivo comune e migliorativo per entrambe le parti, non sembra certamente ambire alla luna.