GUCCIONE, Via dal Franchi? C'era accordo con ACF
L'assessore allo sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione ha riferito in consiglio comunale, su domanda del consigliere Jacopo Cellai, sull'investimento sul Padovani e sui posti interessati dai lavori al Franchi: "Durante il 2022 anche per la convenzione stipulata, è stata fatta un'analisi sui lavori, numerosi sono stati gli incontri con i tecnici della Fiorentina ma anche tra la dirigenza, i progettisti e l'amministrazione comunale. Alla fine del 2022 sono state ipotizzate tre soluzioni e la Fiorentina ha confermato al Comune il proprio orientamento verso la soluzione ibrida, ossia totale utilizzabilità dello stadio Franchi nella stagione 23-24 ad eccezione dell'intera Curva Ferrovia da gennaio 2024 e la possibilità di lasciare il centro storico Astori, non utilizzo dell'impianto nelle due stagioni successive per poter poi avere nuovamente il completo utilizzo dalla stagione 26-27"
Sulla eventuale capienza: "Non sarebbe stato possibile garantire più di 16mila posti a seconda della tipologia delle lavorazioni con forti limitazioni delle aree di supporto e media. Inoltre le tempistiche previste dai finanziamenti vigenti non sarebbero rispettate, con modifiche parziali. Per ogni partita, per consentire il ripristino delle condizioni di fruizione e sicurezza e allestimento di strutture temporanee, servirebbero 3-4 giorni: con 30 partite in casa le sospensioni sarebbero tra i 90 e i 120 giorni, un 30% in più. Considerando che i lavori non potrebbero coinvolgere più di metà stadio alla volta, le tempistiche dei lavori sarebbero raddoppiate, come numero di stagioni da giocare con i lavori".
Sui costi e sul Padovani: "Circa i costi, lasciando 16mila posti disponibili nell'impianto durante la ristrutturazione, questi sarebbero incrementati del 25-30%, secondo studi parametrici. La proposta Padovani era una delle soluzioni che la stessa Fiorentina ha comunicato alla stampa agli inizi di maggio, l'amministrazione ha quindi studiato più soluzioni per il Padovani stesso e sta sviluppando l'idea di 4000 mila posti di tribuna coperta fissa e una struttura provvisoria di 12 mila posti, sulla scia di Bologna e Cagliari, che resterà solo per il tempo necessario ai lavori di restauro del Franchi, successivamente resterà con la struttura adeguata alle esigenze del rugby. L'amministrazione comunale è intenzionata a finanziare la struttura fissa che resterà anche una volta terminata l'esigenza di partite di serie a e sta definendo delle soluzioni per finanziare la struttura provvisoria"