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GUDMUNDSSON, È CORSA CONTRO IL TEMPO. LA SITUAZIONE

di Giacomo A. Galassi

È iniziata la cara vecchia corsa contro il tempo per avere a disposizione Albert Gudmundsson contro l'Inter domenica sera. Una presenza che prima del Pafos sembrava abbastanza scontata è diventata a rischio perché Palladino e il suo staff non vogliono rischiare nulla dopo quasi un mese e mezzo ai box e con il rischio di una ricaduta. Dicembre sarà un mese strapieno di partite e non sarà certo un'altra assenza, giustificata, a fare la differenza. Anche se avere a disposizione la freccia islandese anche solo per qualche minuto nel finale di gara contro i nerazzurri potrebbe essere importante per una squadra che non vuole smettere di sognare.

Le ultime su Gudmundsson
Nella serata di ieri sono iniziate a filtrare le prime sensazioni di pessimismo sulla presenza di Gudmundsson anche solo nella lista dei convocati per la partita di domenica. Con gli infortuni muscolari non si scherza e una ricaduta sarebbe quanto di peggio possa accadere, per questo è stata scelta la via della massima prudenza sul classe '97 arrivato dal Genoa. La lesione muscolare è alle spalle ma il giocatore si allena da poco meno di una settimana regolarmente in gruppo: pur avendo avuto la possibilità di usufruire dei macchinari all'avanguardia del Viola Park per il recupero, non è detto che sia sufficiente per non correre rischi. Tutti i dubbi saranno chiariti con la lista dei convocati che però dovrebbe arrivare solo nella mattinata di domani e dopo l'allenamento odierno che a questo punto diventa decisivo. 

Come è andata la Fiorentina senza Gudmundsson?
Un altro degli elementi che incidono sulla calma e prudenza per il ritorno di Gudmundsson è anche il fatto che dopo l'infortunio dell'islandese a Lecce la Fiorentina ha spiccato definitivamente il volo. Certo, la svolta arrivò proprio con il ritorno in campo dell'attaccante che coincise con la prima vittoria stagionale contro la Lazio grazie alla sua doppietta su rigore, ma è anche vero che da Lecce in poi la squadra di Palladino ha praticamente solo vinto: 9 partite, 8 vittorie e la sola sconfitta a Nicosia. Merito del sostituto, Beltran, bravo a farsi trovare pronto e a legare alla perfezione con Kean, ma anche di un gruppo che ha saputo sopperire alla grande all'assenza di Gudmundsson e anche di Pongracic. I due si preparano a tornare ma senza fretta: questa Fiorentina ha dimostrato di saper volare anche senza i due giocatori più costosi del mercato estivo.  


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