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H. KANE, Il bomber che passa, piglia e porta via

di Giulio Incagli

“Il ciclone quando arriva non ti avverte, passa, piglia e porta via. E a te non resta che rimanere lì, bono, bono a guardare e a capire che se non fosse passato, sarebbe stato parecchio, ma parecchio peggio”. Del resto in un Tottenham ancora alla ricerca della propria identità, pericolosamente zoppicante ormai da anni nel triste limbo della Premier, l’esplosione di Harry Kane non poteva non fare lo stesso effetto di Caterina e la sua troupe di flamenco in quella famosa estate del 1996. Letto tutto d’un fiato, Harry Kane, in inglese significa uragano, come tale è stato il suo impatto quest’anno con la Premier. 15 gol stagionali, 5 in Campionato, 3 in Capital One Cup e addirittura ben 7 in Europa League. Miglior marcatore Spurs per distacco e ormai punto cardine della squadra di Pochettino. Piedi da numero 10 (vedi assist a Mason oggi pomeriggio contro lo United), fisico statuario e spiccato senso del gol. Il prototipo dell’attaccante moderno che sta facendo sognare “White Hart Lane” e impazzire le difese avversarie. Cresciuto nelle giovanili del Tottenham, dopo alcuni anni di gavetta in prestito nelle serie minori tra Millwall, Norwich e Leicester, è tornato a casa. “Kane chi?”, con questa citazione di renziana memoria, Nacer Chadli, centrocampista belga in forza al Tottenham, lo aveva accolto lo scorso anno. Dopo 15 gol in 25 presenze, chissà che il belga non si sia fatto un’idea un po' più chiara del bomber che passa, piglia e porta via...