HA VINTO LA FIORENTINA
Il miglior risultato di sempre per un'italiana, un percorso di altissimo livello suggellato con un primato e la prospettiva di un sorteggio sicuramente più abbordabile del previsto (salvo cataclismi come Porto ed Ajax). Il cammino della Fiorentina in Europa League è assolutamente un viatico davvero inconsueto per il calcio italiano, che mai da quando è stata creata questa nuova coppa aveva mai avuto una rappresentate che si fosse impegnata a tal punto per onorare la competizione. Il risultato? En-plein sfiorato nel girone (peccato solo per quel soporifero 0-0 di Guimaraes), 1,7 milioni di euro incassati (a cui vanno sommati gli 1,3 milioni guadagnati dopo il superamento del turno preliminare col Grasshopper) ed il grande orgoglio di far parte di quelle quidici squadre che tra Champions ed Europa League sono rimaste imbattute nella fase a gironi.
Del resto solo quattro squadre, dal 2009 ad oggi, sono riuscite a fare meglio della Fiorentina nella coppa tanto voluta da Platini, e stiamo parlando di quelle pochissime schiacciasassi che nella fase a raggruppamenti sono riuscite a collezionare tutti e 18 punti messi in palio, vincendo cioè le sei gare da programma: Salisburgo, Zenit, Anderlecht e Tottenham (gli inglesi di Villas-Boas proprio in questa edizione della coppa) sono per il momento nell'Olimpo dell'Europa League. Seguite, però, a ruota dalla mina vagante Fiorentina. Che coi suoi 16 punti si è guadagnata non solo il titolo di miglior squadra italiana fuori dai confini (per gioco e per risultati acquisiti) ma anche un prestigiosissimo 20° posto nel ranking UEFA in questa prima parte di stagione (Juve e Lazio, per rendere un'idea, sono bloccate rispettivamente alla 31a e 32a posizione). E tutto questo senza contare che, fatta eccezione per la gara di giovedì contro il Dnipro, Montella ha sempre schierato formazioni costituite per gran parte da riserve, con rare apparizioni di titolarissimi. La formula viola, anche in questo caso, ha vinto.