HEART-ATTACK: UN TRIDENTE CON MILLE INCOGNITE
Il futuro europeo della Fiorentina passa dal Tynecastle di Edimburgo: messa alle strette dalle necessità di classifica del girone, la Viola ha bisogno di un sussulto dell’attacco finora dall’elettrocardiogramma piatto proprio in casa degli Hearts. Nel cuore pulsante della Scozia, Vincenzo Italiano ci arriva con poche certezze, una delle poche è paradossalmente negativa ed è rappresentata dall’urgenza (e l’obbligo) di cambiare qualcosa davanti: i motivi sono duplici e sono legati al rendimento a rilento dell’attacco ma anche dalle assenze.
Partendo dal primo, la Fiorentina si presenta in terra d’Albione con uno score tutt’altro che invidiabile: in 6 delle 12 partite stagionali i viola non sono riusciti a trovare la via della rete e nelle due trasferte europee finora affrontate sono a secco. Se ci concentriamo sul campionato invece, la squadra di Italiano è l’unica formazione insieme al fanalino di coda Sampdoria a non aver nessun giocatore con più di un gol all’attivo. Colpa soprattutto delle prestazioni di Luka Jovic e Arthur Cabral, un gol a testa finora e tante prestazioni scialbe che hanno costretto Vincenzo Italiano a provare la soluzione Christian Kouamé come prima punta.
L’unico attaccante che ha risposto parzialmente presente è Nicolas Gonzalez, che seppur limitato dai problemi al tallone è stato l’unico (considerando sia Europa che A) ad aver segnato due reti; a giudicare dalle parole del tecnico viola di ieri però anche stasera l’argentino potrà dare al massimo solo un apporto parziale entrando in corsa dalla panchina; e così passiamo al tema indisponibili. In attacco mancheranno Riccardo Sottil (rimasto a Firenze per un problema fisico) e Jonathan Ikoné (espulso ad Istanbul); scelte contate ma difficili per Italiano, che potrebbe essere costretto a osare qualcosa nel tridente. La sensazione è che, anche per mancanza di alternative (assente anche Antonin Barak, provato ultimamente da trequartista dietro la punta), l'ex Spezia debba accantonare l'esperimento 4-2-3-1 e rifugiarsi in un 4-3-3 che ha però in Riccardo Saponara e Christian Kouamé gli unici due esterni -non propriamente di ruolo nemmeno loro- disponibili a partire dal primo minuto. In avanti più Jovic che Cabral, anche per le parole al miele spese da Italiano per l'attaccante serbo. Questa la possibilità più concreta per rompere il tabù offensivo, anche se non è da escludere una sorpresa dell'ultimo minuto, con l'ennesimo ri-arrangiamento di Jovic, che potrebbe partire esterno per sgravare il classe '97 dei compiti da prima punta.