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HOTEL FIORENTINA

di Marco Sarti

Dopo solo una stagione, Gaetano D'Agostino si toglie la casacca viola e torna alla sua squadra di provenienza. E, nonostante tutto, nonostante tutte le possibili valutazioni economiche, tecniche e tattiche una cosa è certa: la Fiorentina, con una cifra scritta su un foglio e messa in una busta, rinnega il miglior acquisto della scorsa campagna acquisti estiva. Possono essere molteplici le valutazioni che stanno alla base di questa scelta e, sebbene tutte pure comprensibili (almeno quelle a cui noi possiamo arrivare), resta l'amarezza di aver speso tanti soldi per un giocatore che alla fine è praticamente arrivato in prestito. Ma tant'è.

Poco meno di tre giorni fa, poi, è pure toccato ad Adrian Mutu. Anche lui si toglie la maglia viola per indossare una maglia che, almeno cromaticamente, non evoca grandissima simpatia agli occhi del tifoso viola. A lui è stata data la cosiddetta lista gratuita: cioè mandato via a zero euro. Ossigeno puro per il monte ingaggi viola e che, in questo caso, non comporta nemmeno perdite economiche dal punto di vista del prezzo del cartellino, visti i ragionamenti su ammortamenti vari che un dirigente sa fare.

Già andati da tempo, invece, Donadel e Santana. Entrambi con qualche strascico polemico e, cosa adesso più importante, un notevole abbassamento dell'ormai famigerato monte ingaggi. Prima ancora, a gennaio, era stato il momento del passo d'addio di Cristiano Zanetti e Mario Bolatti. E, come già ci siamo chiesti (leggi qui), la domanda sorge naturale: chi sarà il prossimo? Il maggiore indiziato sembra essere, per ragioni sempre meramente economiche, Sebastien Frey su cui pare esserci un interesse del Genoa.

Ora, è innegabile che la rivoluzione sia davvero cominciata. Ma una rivoluzione è tale solo se davvero comporta un rinnovamento, in questo momento sembra più smobilitazione. In questa ottica, è lecito e necessario chiedersi se la Fiorentina ha davvero intenzione di sostituire i calciatori che stanno partendo o se la paura di non vedere arrivare acquisti di un certo livello è davvero fondata. La risposta, ahinoi, arriverà soltanto il 31 agosto, intanto la sede di Viale Fanti assomiglia sempre più alla hall di un hotel.