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"BARBERA" E CHAMPAGNE

di Tommaso Loreto

Sfide mai banali. Al "Barbera", almeno fino a qualche stagione fa, la Fiorentina ha sempre incrociato partite facilmente infiammabili. Dalle migliaia di fischietti per salutare il ritorno in Sicilia dell'allora viola Luca Toni, alla serpentina di Mutu con Guana a terra, fino al pugno di Gila che spinse un pallone velenoso infondo al sacco, contro il Palermo è sempre successo di tutto.

Per la verità, per Toni, il rientro a Palermo non fu particolarmente piacevole. Nè la sua gara fu di quelle da ricordare. E' semmai un ricordo più piacevole per Mutu, il gol che portò momentaneamente in vantaggio la Fiorentina, prima che un giovanissimo Cavani (all'esordio in Serie A con la maglia rosanero) indovinasse il tiro, al volo, della domenica sparando sotto la traversa un eurogol per l'uno a uno definitivo. Quanto al fallo di mano di Gilardino, a giudicare il trattamente subito dal bomber nei mesi a seguire, c'è da credere seriamente al fatto che abbia già scontato la sua pena.

E allora speriamo che anche stavolta,a Palermo, si possa raccontare una gara palpitante. Senza che i padroni di casa si ritrovino in costante assedio alla retroguardia gigliata. Perchè, almeno nelle ultime uscite esterne, la Fiorentina dovrà tenere atteggiamento diverso rispetto a quello visto altrove. E perchè un'altra prova deludente lontano dal "Franchi" riaprirebbe, di nuovo, le tavole rotonde sul futuro immediato di Mihajlovic.