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I DETTAGLI DEL CONTRATTO DI ARTHUR E IL RETROSCENA SU PRADÈ

di Giacomo A. Galassi

È il giorno di Arthur Melo alla Fiorentina, questo è ormai chiaro. Il centrocampista brasiliano, sbarcato nella tarda serata di ieri a Firenze e stamani già presente al Viola Park ma solo per incontrare i dirigenti viola e visitare l'imponente struttura con l'agente Federico Pastorello e la famiglia al seguito, nella giornata di oggi svolgerà le visite mediche (anche se l'idoneità sportiva l'ha già ottenuta a Torino) e poi apporrà la firma sull'elaborato contratto che lo ha portato sulle sponde dell'Arno. 

Un'operazione fortemente voluta dal giocatore che vuole rilanciarsi dopo anni opachi, ma anche dalla Fiorentina che è molto soddisfatta dell'affare. Fosse altro per le condizioni economiche che pendono a favore del club gigliato (anche se la Juventus aveva estremo bisogno di togliersi dal bilancio il peso del cartellino): la formula con cui le due società hanno trovato l'accordo prevede il pagamento di una cifra per il prestito (attorno ai 3 milioni), ma l'ingaggio sarà pagato formalmente dalla Juventus.

In tutto questo però ci sono diversi bonus che sono stati concordati e che vincolano il pagamento di almeno un paio di milioni extra in caso di raggiungimento di queste condizioni. Una su tutte fa capire cosa si aspetta la Fiorentina da Arthur: dopo le 25 presenze partirà il pagamento di uno di questi bonus, il che protegge da eventuali infortuni o assenze il club viola. Questa condizione fa capire anche come la partecipazione in Conference faccia aumentare la possibilità di raggiungere il bonus, condizione che però fino al 28 non può essere ufficiale. 

Infine un retroscena sul rapporto tra Pradè e Arthur: come raccolto da Firenzeviola.it, il ds della Fiorentina aveva già provato nel 2018 a prendere il giocatore, ai tempi in cui Arthur era al Gremio e Pradè alla Sampdoria. Il dirigente recapitò un'offerta da 12 milioni per l'allora talento brasiliano, ma non bastò. L'offerta fece tentennare Arthur che però aspetto il termine della stagione, quando cedette alle avanches del Barcellona, club a cui tiene fin da piccolo. Ora starà ad Italiano lavorare con lui e capire come utilizzare un giocatore dal grande talento ma dalle tante incognite.