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I DUE SQUILLI DEL BOA E IL RITARDO DI RASMUSSEN

di Andrea Giannattasio

Montella lo ha definito un test positivo. E non poteva essere altrimenti visto che la partita di Pistoia vinta per 4-1 dalla Fiorentina è stata l’occasione per vedere all’opera tutti quei giocatori che, per un motivo o per un altro, hanno trovato fino a questo momento poco spazio. Le risposte migliori, in particolare sono arrivate da Boateng e Ghezzal: il ghanese ha dato due squilli importanti nella serata del Melani, tirando fuori dal cilindro un gol da campione dopo appena 50” e replicando con rabbia e potenza su rigore a inizio ripresa. L’Aeropanino prende appunti, anche e soprattutto in vista di un futuro cambio tattico della sua squadra, visto che presto l’allenatore inizierà con continuità a varare un modulo che non prescinda dall’utilizzo della prima punta. Nel 4-2-3-1 proposto a Pistoia c’è stato spazio anche per le giocate di Ghezzal, autore del suo primo gol in viola e protagonista di una serata fatta di giocate, buon feeling coi compagni e una condizione fisica che inizia a farsi discreta, nonostante il poco minutaggio in Serie A.

Le note meno positive arrivano tuttavia dalla difesa, dove tra Lirola e il debuttante Rasmussen si è intravista ancora più di qualche lacuna, della quale solo in una circostanza la Pistoiese è riuscita ad approfittare: per lo spagnolo appena un tempo da titolare ma pochissimi spunti, mentre per il danese la gara è stata in quasi costante difficoltà: la forma fisica è quella che è, così come (probabilmente) le reali qualità tecniche del danese, pagato appena dieci mesi fa 7 milioni di euro dall’ex ds Corvino ma è lecito aspettarsi di meglio da un giocatore che in estate ha disputato un brillante Europeo Under-21 e che, pur con tutti i limiti del caso, si è trovato a fronteggiare una squadra che staziona a metà classifica del girone A di Serie C. Montella in ogni caso può sorridere: da oggi in difesa può contare su una pedina in più.