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DV9 E IL LAVORO "SPORCO": HA LA MEDIA CONTRASTI PIÙ ALTA

di Niccolò Santi

Dusan Vlahovic in questo inizio di campionato ha già segnato 4 reti, di cui tuttavia 3 su rigore. Uno dei "limiti" che gli viene rimarcato con più frequenza è, infatti, di essere andato in gol solo una volta su azione (contro il Torino). Evidentemente gli schemi di gioco dell'allenatore Vincenzo Italiano, volti a favorire una manovra offensiva corale e non individuale come magari poteva accadare fino allo scorso anno, contribuiscono a mettere il serbo un po' meno in mostra rispetto a quanto lo fosse stato qualche mese fa. 

Eppure, ciò che non salta sufficientemente all'occhio è il lavoro "sporco" che il classe 2000 si assoggetta sistematicamente, e a sottolinearlo sono i dati. Tra coloro che hanno siglato almeno 4 gol finora in Serie A, Vlahovic è il giocatore a vantare la più alta media di contrasti tentati a partita, nella fattispecie 7, mentre subito dietro di lui si attesta Lautaro Martinez (3). Stesso discorso per la media dei passaggi tentati, con l'ex Partizan che primeggia a quota 126 staccando il secondo, ancora Lautaro, di addirittura 50 lunghezze. 

Ma a dire la verità il cetravanti, nonostante il numero di centri su azione ad oggi "insoddisfacente" considerata la sua qualità, non si è mai risparmiato e, seppure il trend sembri piuttosto evidente senza il bisogno di ricorrere ai numeri, resta comunque interessante evidenziare come la media dei tiri in porta tentati dal serbo ogni qualvolta sia sceso in campo dall'inizio del campionato (2,5) risulti seconda solo ad Immobile, Lautaro Martinez e Osimhen (5). Insomma, un Vlahovic in sordina? A giudicare dalle statistiche, mica tanto...