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I FIGLI DI PAULO SOUSA. OMONIMI E MAI COSÌ DISTANTI

di Dimitri Conti

Federico incontra di nuovo il suo omonimo Federico. Hanno due maglie differenti, stavolta, e viaggiano su due dimensioni emozionali - per riportare in auge un termine tanto caro a Paulo Sousa, tanto criticato ma che ha avuto l'indubbio merito lanciare le carriere di ambedue - totalmente differenti, anzi quasi contrapposte. Ma prima, senza alcun dubbio o timore di una qualsivoglia smentita, lo possiamo dire: Bernardeschi e Chiesa sono figli calcistici di Paulo Sousa. Prima Berna, lanciato da esterno sinistro e poi avanzato trequartista, poi - l'anno successivo - è toccato il percorso inverso a Chiesa, lanciato trequartista nel bollente esordio dello Juventus Stadium e quindi dirottato sulla fascia destra, proprio dove aveva mosso i primi passi da grande calciatore l'altro Federico.

Parlavamo di emozioni, all'inizio. Ambedue hanno saputo accendere gli entusiasmi del Franchi, anche se i titoli di coda stanno riservando finali differenti ai due. Federico Bernardeschi è volato alla tanto odiata Juventus, accendendo un certo tipo di sentimento negativo da parte della tifoseria viola nei suoi confronti. Al momento però non è ancora mai partito titolare in una gara ufficiale con la sua nuova squadra. Chissà che Allegri non l'abbia tenuto al fresco proprio per la Fiorentina. Sentimenti opposti per Federico Chiesa, invece, dato che il figlio d'arte è rimasto a Firenze nonostante le tante pretendenti anche sul suo conto, e l'ha fatto per prendersi sulle sue già larghe spalle la nuova Fiorentina che ha inaugurato un nuovo ciclo fatto di giovane età, fame e voglia di emergere. Inutile dire che il popolo viola lo sta già amando. Mercoledì Federico e Federico si rincontreranno. Omonimi ma, almeno per i tifosi viola, mai così distanti come oggi.