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I GIORNI PIU' IMPORTANTI

di Marco Conterio

Il Montella solitario e sconsolato, dentro di sè certamente deluso e non soddisfatto, aspetta. Aspetta mentre i suoi corrono e s'allenano sulle vette di Moena. Indicazioni tattiche arrivano a sprazzi, visto che dei titolari c'è solo la lontana ombra. Qualcuna sulle individualità, magari, come su un El Hamdaoui già in spolvero e su un Ljajic in cerca di rilancio. Poc'altro, poi, il mercato dovrà dare il là al nuovo corso gigliato. Presto, chiaramente. Perché è già tardi, perché altre hanno già messo su il proprio sogno per l'anno che verrà, mentre la Fiorentina deve piazzare ancora i primi mattoni. Oggi uno arriverà: Juan Cuadrado, esterno-interno-terzino-ala. Jolly vero e proprio, il colombiano. Giocatore di grande qualità, vien da sorridere per la duttilità del ragazzo che potrà rappresentare così ben più di un rinforzo, visto il periodo di vacche magre. Domani, poi, a Milano, sarà il tempo di Emiliano Viviano e Francesco Della Rocca. E poi? Alejandro Gomez potrebbe rappresentare il dopo Stevan Jovetic, ma il montenegrino deve chiarire quanto prima la sua volontà, e non certo farlo per interposta persona. Per la mediana mancano due colpi, Andrea Poli in prestito dalla Juventus e Rasmus Elm dall'AZ potrebbero essere i nomi giusti. Pradè e Macia sono all'opera, anche per chiudere quanto prima i colpi. Non solo due, almeno altri 4-5 per la Fiorentina. Perché Montella è sconsolato e deluso, dai tempi viola.