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KAYO L'INSOSTITUIBILE: SENZA DI LUI LA MEDIA DI PUNTI E GOL CROLLA

di Andrea Giannattasio

Ormai è chiaro a tutti, anche i numeri non mentono. Esiste una Fiorentina con Kayode (dinamica, corta in difesa e abile ad attaccare la profondità sulla fascia destra) e una senza Kayode (monca, impacciata e poco pericolosa sulla stessa corsia in questione). Il ritorno in campo del classe 2004 nelle sfide contro Genk e Salernitana ha certificato che difficilmente Vincenzo Italiano può fare a meno del suo terzino. Un elemento - specie dopo l'infortunio di Dodo - pressoché insostituibile che a dispetto della sua giovane età sa giocare da veterano e, soprattutto, è in grado di spostare gli equilibri di un reparto - la difesa - troppo spesso finito sul banco degli imputati.

I numeri, dicevamo. Gli unici che possono dare una cartina al tornasole di quanto (troppo) a lungo sia mancato Kayode alla Fiorentina tra ottobre e novembre: nelle gare di campionato in cui l'ex Gozzano ha giocato (o dall'inizio o subentrando a gare in corso), i viola viaggiano a una media di 2,3 punti a partita: con baby-Mike, infatti, sono arrivate cinque vittorie, un pari e una sola sconfitta. Stessa media (2,3) anche per quanto riguarda i gol realizzati da Biraghi e compagni nelle gare in cui il 2004 figurava in campo: in tutto ben 16, con appena 5 subiti.

Il dato diventa ancor più di prestigio se invece si analizza il rendimento della Fiorentina nelle gare in cui Kayode o è rimasto in panchina o è stato fuori per infortunio: i numeri legati a media-punti e media-gol crollano vertiginosamente da 2,3 a 1 (anche in questo caso, le cifre delle due voci sono identiche). Senza il 2004, i viola hanno infatti inanellato due vittorie, un pareggio e quattro sconfitte, mettendo insieme sette reti e subendone addirittura dodici (una media di 1,7 a partita, contro lo 0,7 delle volte in cui Michael figurava in campo). Dire che il terzino destro è ormai diventato insostituibile, più che una speranza, è già una realtà.