I METRI DELLA DISCORDIA
Su Federico Chiesa i sostenitori viola sono praticamente d'accordo all'unisono: grande talento, ragazzo perbenissimo tirato su da una famiglia più che adeguata sotto le particolari attenzioni di babbo Enrico, e possibilmente simbolo del nuovo percorso intrapreso dalla Fiorentina dopo l'estate scorsa. C'è invece un aspetto che divide la città come neanche ai tempi di Guelfi e Ghibellini, e questo riguarda la sua esatta collocazione tattica. Da una parte chi appoggia le scelte di Pioli, dall'altra chi invece non si ritiene totalmente soddisfatto per il suo utilizzo da parte del tecnico viola.
Anche ieri, ma è in generale un trend che si ravvisa nelle ultime settimane durante le quali Pioli ha cominciato a percorrere più spesso la strada della difesa a tre, per Chiesa è stato pensato un ruolo a tutta fascia sulla destra. Ottimo l'approccio, che ha mandato immediatamente in apnea l'esterno avversario Costa, ma sulla lunga distanza forse un po' di stanchezza si è fatta sentire ed il figlio d'arte in maglia viola ha pagato anche le lunghe rincorse impostegli dal ruolo. In molti, anche nel mondo social, si stanno interrogando se non sia meglio avvicinare di qualche metro alla porta il giovane Fede, data anche la sua capacità balistica non comune in rosa. A Pioli la possibilità di rifletterci, e ovviamente anche l'ultima parola.