I NOMI CARI VANNO ALTROVE E QUELLA AFFERMAZIONE NON FA CERTO SOGNARE
Intanto si vedono accasare calciatori che parevano essere nelle mire viola. Parevano, o meglio vengono accostati alla Fiorentina in tutti i mercati, ma vanno ad accasarsi altrove come è successo per Vicario. Se n’era parlato anche per lo scorso campionato ma l’ex empolese non arrivò e adesso lo vediamo con la maglia del Tottenham, che ha sborsato per le sue prestazioni 20 milioni più bonus e mi chiedo: come potevamo permetterci questo giovane e promettente portiere italiano per una cifra che azzererebbe quasi l’importo complessivo previsto per il mercato di rafforzamento della Viola?
Commisso ha detto che non verranno fatte pazzie, che si dovrà vendere per comprare, quindi Vicario era diventato sicuramente un fuori budget e non so come la società intenda procedere per il difensore della porta gigliata. L’agente di Terracciano ha fatto sapere che il suo assistito sarà il titolare viola anche per il prossimo campionato e noi staremo a vedere anche se mi auguro che si possa fare qualcosa di meglio, ma cambiare per cambiare no. Non è il nome che fa la differenza ma lo spessore tecnico, la competenza, il carattere o meglio ancora il carisma, ma forse è chiedere troppo.
Intanto non si hanno notizie in merito alla partenza di Amrabat che è il pezzo forte dal quale dipende il futuro viola perché la sua cessione aprirebbe le danze di quello che sarà il piano di rafforzamento della rosa di Italiano. Mi sono chiesta in questi giorni se la cifra che si sente girare, i 30 milioni della valutazione, siano giusti o meno ma non mi pare ci sia al momento la corsa all’accaparramento del marocchino perché forse sono considerati troppi? Per quello che ho visto in campo anche quest’anno, io non lo ritengo un top player ma forse lui, suo fratello e il suo procuratore si perché hanno fatto e faranno di tutto per lasciare Firenze, forti della promessa da parte del Patron viola di liberarlo a giugno, cosa però smentita del Presidente stesso.
Resta comunque antipatico avere in squadra uno o più giocatori che ambiscono ad altri lidi, ma è valida e sacrosanta la massima per cui non è importante chi parte ma chi arriva e fra coloro non ci sarà “il ragazzo dalle lunga ciglia, che tutti lo vogliono e nessuno lo piglia”. Mi riferisco chiaramente a Berardi che è avvicinato alla Fiorentina da anni ed è da anni che resta a Sassuolo. Ho letto che sarebbe andato alla Lazio ma adesso pare che la trattativa si sia arenata e credo che il 10 neroverde finirà come sempre per rimanere dov’è. Io lo avrei visto molto bene vestito di viola, ma si torna al discorso economico e 25 milioni per l’attaccante ventinovenne non saranno spesi.
Così come sarà difficile che la stessa somma venga spesa per Dia che ha una clausola rescissoria proprio di 25 milioni che può essere pagata entro il 20 luglio ma che, anche in questo caso, non lascerebbe grande margine per ulteriori innesti e in casa Fiorentina ruoli da rinforzare ce ne sarebbero diversi.
Queste considerazioni fanno capire come sarà difficile vedere un salto di qualità per la squadra fiorentina perché “senza lilleri non si lallera” e non rimane che sperare in qualche colpo di fortuna, qualche scoperta vincente, qualche miglioramento inaspettato di coloro che sono già a disposizione del Mister, insomma ancora pochi voli verso l’alto anche perché Barone, ieri sera, ha sentenziato che “noi riteniamo di avere già una squadra competitiva" dando una mazzata ai sogni dei tifosi. Meglio rimanere quindi coi piedi per terra, con l’augurio che questi piedi siano i più buoni possibile!
La Signora in viola