I PUNTI, PRIMA DI TUTTO
Il punto prima di tutto, e un vantaggio che sale sul Cagliari terzultimo a quota otto punti. Considerato il solo Torino che deve ancora recuperare una partita il pareggio di Genova è da salutare con moderata soddisfazione, perchè consente ai viola di respirare in vista del match di domenica contro l’Atalanta (nel quale mancheranno Pulgar e Ribery) e perchè arriva al termine di 90 minuti non banali. Durante i quali i viola hanno mostrato l’ennesima incertezza difensiva sul gol di Destro, ma dimostrando anche una solidità non indifferente.
Così se per una volta Vlahovic e Ribery si scambiano il ruolo di leader (praticamente perfetta la gara del serbo tra il diagonale da goleador e la propensione al sacrificio, molto più in ombra quella del francese culminata con il rosso per l’entrata su Zappacosta) la Fiorentina ritrova una compattezza venuta meno soltanto due settimane fa, quando per esempio il Milan aveva alzato i giri del motore per andare a vincere la gara del Franchi.
Logico che il primo pensiero vada a una serie di movimenti difensivi che Iachini deve aver subito oliato, scegliendo Caceres e Venuti sulle corsie esterne in un assetto coperto che ha certamente sofferto, ma che alla fine è riuscito a tenere nonostante l’uomo in meno. Se di questi tempi qualsiasi ulteriore riflessione sul gioco rimanda per forza di cose alla prossima stagione, resta sul tavolo un pareggio simile a un passo in avanti. Verso quella salvezza che viene prima di tutto.