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I RITMI IPNOTICI DELLA FIORENTINA: ALAN PARSONS PROJECT FT. ARTHUR (PAROLE E MUSICA DI ITALIANO) È L’IDENTITÀ DI QUESTA SQUADRA

di Stefano Prizio

I jambee battuti dai ragazzi della curva viola davano il loro ritmo incessante, intanto la Fiorentina di scena in quella che Lucio Battisti chiamava Brianza velenosa, tesseva la sua lunga e precisa fila di passaggi in un ritmo che persino il telecronista di Dazn definiva ipnotico. Un ritmo diretto dalla forza carismatica del bassista della squadra, il direttore della sessione ritmica e vero cervello della Fiorentina, il brasiliano Arthur che alle note ondeggianti del suo basso, unisce quel pizzico di pepe carioca che sa rendere bella ed efficace la manovra dei ragazzi di Vincenzo Italiano. Guardando la mediana viola contro il Monza, apprezzandone il sinuoso ondeggiare, forse suggestionati dal ritmo dei jambee, veniva in mente  Eye in the Sky, pezzo celeberrimo e psichedelico degli Alan Parsons Project (mettetelo sul piatto del giradischi mentre avete la bontà di leggere questo pezzetto), in questa versione, feat Arthur, come detto.

Una collaborazione vincente che proietta davvero nel cielo l’occhio della Fiorentina, adesso saldamente quarta e a tre lunghezze dal Milan terzo. Musica e parole sono firmate da Vincenzo Italiano, il basso, strumento che governa nelle band, è in mano al brasiliano giunto in  viola quasi a caso e accompagnato da tanto scetticismo per la sua tenuta fisica, che invece regge alle sollecitazioni dei fitti ed intensi impegni della Fiorentina, Arthur che non è un gigante, se la cava con classe a districarsi dalle pressioni, talvolta fin troppo affettuose, degli avversari che lo marcano. Arthur si svicola, sguscia, e non si lascia distrarre nel suono del suo strumento che dà tempi ed idee, che dà identità al gioco della Fiorentina.