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I SOLITI NOTI

di Tommaso Bonan

Squadra che vince non si cambia. Frase apparentemente scontata ma mai come in questo caso estremamente pertinente. La Fiorentina scesa in campo domenica sera contro l'Inter è stata forse la migliore vista fino a questo momento della stagione. E di prestazioni esaltanti, la squadra di Montella, ne ha sfoggiate a ripetizione. Il tecnico gigliato è riuscito a trovare quei piccoli correttivi che hanno permesso ai giocatori di recuperare quella concretezza che sembrava smarrita durante il difficile mese di gennaio. In una sola serata sono spariti i dubbi (attenuati comunque dalla pur sempre ottima posizione in classifica) che avevano accompagnato la settimana di preparazione alla sfida contro i nerazzurri. Difesa solida, centrocampo dinamico e propositivo, attacco efficace.

La sfida contro il Bologna, inutile dirlo, sarà la classica prova del nove. Sembra scontato, in questo senso, parlare di possibili o probabili formazioni. La Fiorentina, esclusa l'assenza di Pizarro per squalifica, sarà quella ammirata al Franchi contro la banda di Stramaccioni. E non potrebbe essere altrimenti. L'assetto tattico della difesa vedrà ancora una volta l'instancabile Pasqual abbassarsi in una sorta di linea a quattro. Il capitano, fin qui autore di un campionato di altissimo livello, sembra non accusare il minimo segno di cedimento, nonostante le molte energie spese durante tutti i novanta minuti giocati. Sull'altra fascia ci sarà ancora Tomovic, con il ritrovato Gonzalo Rodriguez e il sempre più sorprendente Savic a completare il reparto davanti a Viviano. A centrocampo l'unico dubbio, con l'ultimo arrivato Momo Sissoko a contendersi una maglia da titolare con Migliaccio. Entrambi, ovviamente, presentano caratteristiche ben differenti da Pizarro: dovranno essere bravi Aquilani e Borja Valero ad arretrare ed anticipare l'avvio dell'azione.

L'attacco sarà senz'altro il reparto maggiormente sotto osservazione. La coppia Jovetic-Ljajic, dopo i quattro splendidi gol messi a segno, sarà il terminale avanzato di tutte le azioni offensive, con Cuadrado variabile impazzita sulla corsia di destra. Il difficile adesso è confermarsi. Ripetere la grande prova per dimostrare di essere competitivi (e vincenti) anche fuori casa. Per questo motivo, senza pensarci troppo, Montella andrà avanti con i soliti noti.