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TAGLIA E CUCI

di Marco Sarti

La sconfitta contro il Milan ha spento, forse definitivamente, le velleità d'Europa della Fiorentina. Adesso, per la formazione di Sinisa Mihajlovic, resta la partita di domenica prossima contro la Juve per dare un minimo di tono alla stagione. A sei partite dalla conclusione del campionato, i viola, vivono una situazione già vissuta anno scorso: un campionato deludente già finito ad un mese e mezzo dalla fine. Per questo, in casa viola, non possono che tenere banco le considerazioni sul futuro del tecnico, dei singoli giocatori, della squadra e della società. Questo mercato estivo, a detta di molti, porterà una sostanziale rivoluzione nella rosa gigliata. Quindi proviamo a metterci nei panni di Pantaleo Corvino e cerchiamo di evidenziare in quali parti del campo la Fiorentina necessita di forze fresche. Di certo, un siffatto esercizio, non può esser realizzato senza però tener conto delle dinamiche del mercato e soprattutto della disponibilità economica - il cosiddetto budget - che verrà affidato al d.s viola. Pantaleo Corvino - crediamo - dovrà ancora una volta equilibrare uscite ed entrate attraverso un lavoro di taglia e cuci che rende la prospettata rivoluzione una chimera difficile da realizzare.

PORTA - Sarà uno dei ruoli giusti per fare cassa, uno tra Boruc e Frey andrà, magari entrambi con la conseguente promozione a titolare di Neto e l'acquisto di un secondo d'esperienza che possa fare da chioccia al giovane brasiliano.

DIFESA - La partita contro il Milan ha evidenziato ancora una volta le lacune ataviche della linea arretrata. In difesa va avviata una riflessione profonda su almeno due dei quattro giocatori che la compongono. Serve come il pane almeno un centrale forte e veloce e, probabilmente, serve anche un terzino che possa fare la differenza. La necessità prima resta però un centrale che possa dare compattezza a tutta la squadra.

CENTROCAMPO - E', paradossalmente, il reparto con meno problemi ma che rischia di più lo smantellamento. Behrami-Montolivo-Vargas sono un trio di alto livello e, se le cose restassero così, potrebbe venir riproposto anche l'anno prossimo venturo. Occorrerà sostituire i partenti, ma se i titolari indicati restassero tutti, saremmo a tombola. C'è poi l'enigma D'Agostino, tuttavia i rapporti con l'Udinese sono ottimi e potrebbero portare ad una soluzione condivisa.

ATTACCO - Qui si entra nei meandri delle congetture. Gilardino resta o va? Mutu lo segue? L'attaccante di Biella non perde occasione per ripetere la solita cantilena "voglio restare, la città è bellissima". Eppure il cambio di procuratore e le voci insistenti di accordi con la Juventus prima, con team esteri poi, rendono la partenza del Gila, ad oggi, se non probabile almeno possibile. In questo caso, Corvino dovrebbe prendere un giocatore giovane (non un 17enne) di grandissime prospettive. Mutu, a meno di clamorosi colpi di testa, potrebbe restare con un futuro anche da prima punta "alla Totti".

CAPITOLO PRIMAVERA - Ci sono, poi, gli outsider provenienti dalla Primavera. Chi tra i ragazzi campioni di Coppa Italia potrebbe compiere il grande salto? Anche in questo caso le soluzioni non mancano: sono molti i ragazzi che potrebbero salire in Prima squadra anche con posti di assoluto rilievo in stile Camporese di questa stagione. Anche in questo caso, il loro inserimento, dovrà essere valutato non soltanto secondo logiche economiche (faccio salire in prima squadra taluno ed evito di spendere per quel ruolo) ma attraverso la reale utilità del giocatore in oggetto.