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I VIOLA E LA NON-CONCRETEZZA, ITALIANO "CHIAMA" GLI ESTERNI

di Niccolò Santi

La Fiorentina di Vincenzo Italiano negli ultimi tempi si è riscoperta "sprecona". Se, infatti, con la Juventus l’impressione è che i viola avrebbero potuto non solo ottenere il pareggio ma anche portarsi a casa la vittoria senza nemmeno troppa difficoltà, lo stesso è accaduto domenica contro l’Hellas Verona. Il primo tempo, all'Artemio Franchi, ha visto gli avversari gialloblù maggiormente sul pezzo, tuttavia nella ripresa è stata la Fiorentina a creare i pericoli. Tesi che viene facilmente confermata dai numeri: ieri l’altro sono stati ben 8 i tiri totalizzati dalla squadra di Italiano, di cui solo uno a segno. Riferendoci ai dati stagionali, invece, constatiamo che i viola su 354 tiri totali hanno capitalizzato 46 volte, per una media realizzativa del 13%.

Tante occasioni, dunque, ma poca concretezza. Tornando alla gara con l’Hellas, lo stesso Lucas Torreira avrebbe potuto segnare almeno in due occasioni, di cui una particolarmente nitida. L’allenatore viola, però, nel post partita di due giorni fa ha scelto comprensibilmente di focalizzarsi sulla scarsa predisposizione al gol da parte degli esterni: “Giochiamo e creiamo. La squadra fa sempre prestazioni ed è propositiva. Ma manchiamo sotto porta con gli esterni: per me sono attaccanti veri e propri e devono incidere in zona gol”. Per la precisione risultano 4 le reti sinora centrate da Sottil, 3 da Nico Gonzalez, 2 da Saponara, una da Callejon e al momento zero da Ikoné. Da questi ultimi sarà lecito aspettarsi di più prossimamente.