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YES, WE KEAN, I NUMERI DI MOISE RAPPORTATI AI BOMBER VIOLA

di Niccolò Righi

Se a Firenze sognare diventa ogni giorno che passa sempre meno utopistico, i tifosi lo devono soprattutto a Moise Kean, vero trascinatore di questo inizio di campionato da favola. Citando il maestro De Gregori, il centravanti si sta dimostrando 'fulmine, torpedine, miccia. Scintillante bellezza, fosforo e fantasia. Molecole d'acciaio, pistone, rabbia, guerra lampo e poesia', tanto che ormai il paragone con l'ultimo grande centravanti viola - quel Dusan Vlahovic che a differenza di Kean ha fatto il percorso inverso sull'asse Firenze-Torino - non sembra più così perentorio. Il classe 2000 ha fin qui realizzato in campionato 8 reti (+1 assist) in 12 presenze, piazzandosi alle spalle del solo Mateo Retegui nella classifica marcatori e contribuendo al 44% dei gol fatti in Serie A finora della Fiorentina. Gol per altro anche particolarmente pesanti, dato che da essi ne sono scaturiti un totale di 10 dei 25 punti (il 40%) con cui la Viola si affaccia alla seconda pausa al secondo posto in classifica. Andando indietro nel tempo abbiamo analizzato quale fosse lo score degli ultimi grandi bomber viola dopo 12 giornate

NUMERI SIMILI PER ROSSI E KALINIC - Chi ha numeri simili a Moise Kean sono due degli ultimi bomber viola: Nikola Kalinic e Giuseppe Rossi. Fec leggermente peggio il centravanti croato, che alla dodicesima giornata aveva realizzato 7 gol (+1 assist), contribuendo al 44% dei punti della squadra e al 29% delle reti segnate. La Fiorentina di Sousa si trovava al primo posto con 27 punti, salvo poi crollare nella seconda parte di stagione fino al quinto posto che valse Europa League. Meglio, invece, Giuseppe Rossi che a quel punto di stagione di reti ne aveva fatte 11 (+3 assist) portando in cascina 15 punti sui 24 totali che la squadra di Montella aveva raccolto (il 62,5%). Un bottino che tuttavia non permise ai viola di andare più su del quinto posto, che a fine anno si trasformò in quarto (ma che in quella parentesi vale 'solo' Europa League). 

TONI GUARDA TUTTI DALL'ALTO - Numeri pazzeschi che furono lo specchio di una stagione pazzesca - quella 2005/06 - per Luca Toni, scarpa d'oro a fine anno con 31 reti. Il bomber della squadra di Cesare Prandelli alla dodicesima giornata aveva fatto 15 reti (+2 assist), andando sempre in gol nelle gare vinte dai viola (100% dei punti). Fino a quel momento i gigliati si trovavano al primo posto con 27 punti e a fine anno il quarto posto - prima di essere revocato per la vicenda Calciopoli - sarebbe potuto valere l'accesso alla Champions League

IL QUASI SCUDETTO DEL 98/99 - Scomodiamo infine un mostro sacro come Gabriel Omar Batistuta, che nella stagione 1998/99 portò la Fiorentina molto vicina al suo terzo Scudetto, salvo poi scontrarsi con un ginocchio ballerino, con il Carnevale di Edmundo, eccetera eccetera. Batigol realizzò 12 gol (+1 assist) in altrettante presenze, contribuendo a 21 punti dei 25 totali con cui la Fiorentina si trovava al primo posto (anche se le sconfitte fino a quel punto furono 2 in più). A fine anno non fu Scudetto, come ahinoi tutti sappiamo, ma comunque un terzo posto che valse la Champions League

Piccola nota a margine finale, tutti i giocatori presi in esame avevano almeno fatto una tripletta entro la 12esima giornata: Kalinic contro l'Inter, Giuseppe Rossi contro la Juventus, Luca Toni contro il Parma, Batistuta contro il Milan e Moise Kean, infine, contro l'Hellas Verona. Che sia di buon auspicio...