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IACHINI E L'ARMA CHE GLI ALTRI NON HANNO: VLAHOVIC VALE LA METÀ DEI PUNTI

di Alessandro Di Nardo

In un calcio, soprattutto quello italiano, sempre più votato ai tatticismi, il valore del singolo risulta comunque capace di sparigliare le carte: lo abbiamo visto nella recente tornata di Champions con le prestazioni monstre di De Bruyne, Mbappe e Neymar, lo vediamo in Serie A con l’incidenza di giocatori come Lukaku, Ronaldo e….Vlahovic. Non c’è miglior modo per trascinare una squadra che con i gol, e così Skysport ha provato a quantificare in numeri (punti) l’importanza dei bomber del nostro campionato, stilando una classifica dei giocatori che con le loro reti hanno portato più punti alle proprie squadre (il gol vittoria vale 2 punti, quello del pari 1 punto). Spingendoci ai primi 5 posti troviamo autentici bomber internazionali e una piacevole sorpresa, Dusan Vlahovic. Il serbo infatti è quarto (a pari merito con Zlatan Ibrahimovic) per punti portati ad i suoi (13 punti), preceduto solo da Cristiano Ronaldo (14), Ciro Immobile (15) e Romelu Lukaku (18). Un gruppo di attaccanti di razza in cui rientra con pieno merito il nove viola, autore di 15 gol in campionato (6 nelle ultime 4 giocate).

L’importanza di Vlahovic si può concretizzare quindi coi 13 punti che i suoi gol hanno portato, una cifra non di molto inferiore al 50% dei punti della Fiorentina (30). Inoltre, il classe 2000 è l’unico giocatore di una squadra della seconda metà della classifica ad essere nei primi 10 posti di questa speciale graduatoria: per trovare un altro giocatore delle medio-piccole in questa graduatoria dobbiamo arrivare al 14esimo posto di Roberto Soriano e Mattia Destro, entrambi capaci di portare 6 punti ai propri club (rispettivamente Bologna e Genoa). Il bottino di Dusan Vlahovic è un tesoretto che, tra le squadre non di vertice, solo i viola possono vantare: tra le altre nella seconda metà della classifica solo il Crotone (con Simy, autore di 16 gol) può contare su un attaccante da almeno 15 gol. L’apporto di Vlahovic è stato fondamentale per tenere in linea di galleggiamento la Fiorentina: facendo infatti una comoda sottrazione, senza di lui i viola sarebbero in piena zona retrocessione. Il fatto che il destino di una club sia così legato alle prestazioni di un singolo è indice delle grandi potenzialità di un giocatore che ha da poco compiuto 21 anni ma che è già capace di caricarsi una squadra sulle spalle; l'imprescindibilità di Vlahovic è tuttavia anche sintomo delle difficoltà tecniche di una squadra che si è spesso appoggiata ad una giocata di un singolo per sopperire a evidenti lacune sul piano del gioco.

Esploso grazie alla continuità di presenze regalatagli da Prandelli, dal suo ritorno sulla panchina viola Iachini ha ritrovato un Vlahovic completamente diverso rispetto a quello di inizio stagione: Iachini ha già constatato l'importanza del suo vecchio-nuovo centravanti, autore di tutti e 3 i gol della sua nuova gestione; con la rete realizzata a Genova, Vlahovic ha regalato per la prima volta un punto al tecnico ascolano, visto che nella prima parte di stagione Iachini aveva potuto contare solo su una rete del serbo per altro inutile nel ko interno contro la Samp, e la recente doppietta all'Atalanta ha confermato la crescita di un giocatore dal cui futuro dipendono molte speranze viola.