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IACHINI E LA SUGGESTIONE 3-4-3: CALLEJON ORA SPERA

di Andrea Giannattasio

In attesa del ritorno dei cinque nazionali viola (con Vlahovic, Milenkovic, Castrovilli, Biraghi e Amrabat via, il gruppo sarà al completo solo per inizio aprile), l’unica certezza è che Beppe Iachini ripartirà da dove aveva lasciato. Ovvero dal 3-5-2, dogma tattico che ha fatto le migliori fortune soprattutto nella prima parte della sua parentesi in viola (ma allora c'era un certo Chiesa...) e che l’allenatore è intenzionato a riproporre fin dal secondo debutto di Marassi. Con, tuttavia, un’eccezione: è possibile che in alcune delle ultime dieci gare stagionali - magari laddove la partita potrà essere più gestibile e servirà una partenza sprint - il tecnico possa valutare il passaggio al 3-4-3, modulo per il quale la scorsa estate aveva insistito per l’acquisto di Josè Maria Callejon.

Sarà lo spagnolo dunque uno dei primi giocatori che potrebbero essere rivitalizzati dalla cura dell’ascolano, al pari di Amrabat e Biraghi che - passati in seconda fila con Prandelli - torneranno presto a vestire la maglia da titolare. Si è iniziato a ragionare di questo in modo concreto nella seduta di ieri mattina. L’occasione per il tecnico è stata propizia anche per iniziare a testare sul campo Malcuit (il ballottaggio sulla fascia destra con Venuti è già partito) e avere qualche novità sugli infortuni di Kokorin e Dragowski: il russo, che in questa settimana è stato a Roma per seguire un percorso di fisioterapia, tornerà nelle prossime ore a Firenze (forse oggi) ma dovrebbe essere out per il Genoa mentre sarà disponibile il portiere, uscito anzitempo contro il Milan e dalla seduta di stamattina di nuovo in gruppo.