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IANIS IN PURGATORIO

di Dimitri Conti

Siamo ormai a fine stagione, ma ancora Ianis Hagi non sembra aver trovato la sua giusta collocazione all'interno della Fiorentina. E non parliamo di ruolo in campo, ma piuttosto di essere inquadrato nelle gerarchie della società gigliata. Sì perché, sin dal momento del suo arrivo dal Viitorul direttamente nel ritiro di Moena nella scorsa sessione estiva, si pensava, oltre alle potenzialità future tanto decantate, anche ad un suo possibile inserimento nei ranghi della prima squadra durante la stagione. Le prospettive di turnover regalate dalle tre competizioni però non hanno consentito al giovane figlio d'arte di mettersi in mostra con la prima squadra, e il giovane Ianis si è visto soltanto per un misero quarto d'ora nella vittoriosa trasferta di Cagliari, quando prese il posto di Josip Ilicic nel finale di partita.

E per sua sfortuna le mancate presenze tra i grandi non hanno vissuto di pari passo con chiamate per dare manforte alla Primavera. Sì perché la giovane età del talentino rumeno, classe '98, avrebbe giustificato a quel punto una specie di retrocessione temporanea nei ranghi della squadra giovanile, dove però lo si è visto altrettanto poco: appena 13 presenze tra campionato e coppa, nelle quali peraltro ha collezionato un onestissimo bottino di cinque reti. Inevitabile dunque una riflessione sul suo utilizzo in questa stagione. Né paradiso né inferno: la prima stagione fiorentina di Ianis Hagi lo ha visto in una sorta di purgatorio, fermo a metà strada senza poter imboccare definitivamente alcuna delle due carreggiate.