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IL BERNA DELL'ANDATA

di Dimitri Conti

All'andata eravamo vicini a Natale, più precisamente il 22 dicembre. E la Fiorentina fu in grado, dopo una delle solite partenze a zoppino, di regalare, se non la vittoria, almeno un bello spettacolo ai tifosi del Franchi, che poterono così godersi lo sfavillante 3-3 finale frutto del calcio offensivo e spregiudicato mostrato dalle due squadre. Non solo un gioco d'attacco di valore: quella sera al Franchi fu possibile vedere in campo un Federico Bernardeschi in grande spolvero, anzi probabilmente nel suo picco massimo stagionale. Una prova letteralmente da incorniciare.

Il numero 10 di Carrara mise lo zampino in tutte e tre le reti viola, con un gol e due assist in tabellino al termine dei novanta minuti più recupero. Leader tecnico, ma non soltanto: nella gara di andata contro il Napoli il fantasista gigliato vestì soprattutto i panni del comandante in campo, della guida morale per i suoi compagni, prendendosi tutto il peso delle responsabilità che serviva per raggiungere due volte gli azzurri, andati in vantaggio prima con Insigne e poi con Mertens.

E questa sera, viste le differenti sensazioni con le quali le due compagini arrivano ad affrontare l'impegno, servirà nuovamente la sua migliore versione possibile, per permettere ai viola di superare un impegno che sulla carta pare ostico, a tratti decisamente insormontabile. Gli uomini allenati da Sarri sono in formissima, ed hanno trovato una devastante alchimia offensiva, che appena sette giorni fa ha permesso loro di rifilare addirittura cinque reti in casa del Torino. Durissima per Sousa e i suoi ragazzi: vista l'assenza di Borja Valero a regalare fantasia al reparto offensivo, servirà il Berna dell'andata.