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IL "BRINDELLONE" AL PALO

di Sonia Anichini

Che bello essere irriverenti e provincialotti! Nell’ilarità del fine partita, la prima la Franchi del nuovo campionato, il nostro speaker legge la classifica e, in casa nostra come poteva essere? Prima la Fiorentina e ultimo il Milan! Non conta ancora niente, ma la “guerra” è cominciata. Non sono ancora sopiti i mugugni della scorsa stagione e, la prima vendetta perpetuata dall’ex Luca Toni con conseguente sconfitta dei rossoneri, ci fa già gongolare.
Siamo partiti bene, sia in Europa che in Italia, con lo stesso risultato di 2 a 1 per la Viola. Non è ancora la Fiorentina pimpante che abbiamo conosciuto alla prima stagione di Montella, ma alcuni uomini danno già buoni segnali. Uno era, ed è rimasto, sopra a tutti e si chiama Cuadrado. Una mina vagante in mezzo al campo, un turbo sulla fascia che, a volte, viaggia più forte del pallone. Lo fermi solo abbattendolo ed è quello che spesso sono costretti a fare gli avversari. Inebria a guardarlo e siamo sicuri, come asserisce il nostro Mister, che può ancora migliorare. Siamo più che felici che il primo gol in casa sia stato segnato da Pepito Rossi, a conferma di una condizione che sta piano piano tornando, insieme alla sua sicurezza mentale. La standing ovation tributatagli dai tifosi alla sua uscita dal campo, è più che meritata. L’altro goleador della serata è stato, menomale, David Pizarro che così ha potuto lavare “la macchia” della bischerata commessa sulla marcatura degli avversari. Il cileno non perde il vizio di farci innervosire! Chissà se arriverà un altro calciatore ad aiutarlo in quel ruolo, vista la non velata richiesta dell’allenatore che ha affermato che il centrocampista quest’anno ha anche l’impegno della nazionale.
Chi invece era atteso al gol, era Mario Gomez che, purtroppo, ha dovuto fermarsi al palo, nel vero senso della parola. Smania come i tifosi il nostro SuperMario, ma ancora sembra un po’ in ritardo di forma anche se, a suo favore, va detto che palloni in area ne sono arrivati veramente pochi. Ma siamo solo all’inizio e quando l’intesa col suo compagno di reparto sarà affinata, quando tutti gli ingranaggi saranno oleati, il “brindellone” di casa viola ci farà saltare di gioia. Non ha nemmeno da aspettare tanto, i motori rimarranno belli caldi, visto che giovedì siamo di nuovo alla stadio a giocarci la partita di ritorno contro il Grasshopper. Chissà se prima di questa gara si sarà risolto il tormentone Ljajic? Siamo agli sgoccioli e poi finalmente ognuno per la propria strada.


La Signora in viola