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IL CAMPO SBUGIARDA IL MISTER. A QUANDO LA SUA FIORENTINA?

di Sonia Anichini

Ho sentito cose che voi umani…uso e modifico la famosa frase del film Blade Runner per esternare il mio disappunto nel sentire commenti post Empoli Fiorentina che recitano più o meno così: la squadra di D’Aversa ha fatto penare la Juve e vinto a Roma quindi non era facile da battere. Chi la pensa così credo che dovrebbe dimettersi da tifoso viola, senza offesa si intende. Come si fa a trovare un ben che minimo appiglio per difendere lo spettacolo andato in onda al Castellani? Lo può fare solo il regista di questa ulteriore prova viola non certo da annali del calcio e mi riferisco al nostro allenatore.

“La squadra sta crescendo…2 punti persi per tutto quello che abbiamo creato…sono contento di quello che stiamo esprimendo” sono frasi di circostanza perché se il Mister ci crede veramente comincio a preoccuparmi, anzi lo sono già perché la Fiorentina vista ad Empoli non ha espresso nessuna idea di gioco, non ha messo in campo nemmeno la voglia di provare a vincere la gara per dare continuità ai piccoli segnali di vita visti contro la Lazio e la riprova di tutto questo sono gli zero tiri nella porta avversaria. Il campo sbugiarda le convinzioni del tecnico e mi chiedo quando vedremo la “sua” Fiorentina.

Palladino ha riproposto la difesa a quattro ma i problemi sono stati relativi perchè anche l’Empoli non ha creato nessuna occasione da gol, sembrava che le due compagini giocassero a non farsi male o almeno a limitare i danni e ne è venuto fuori un triste 0-0. Fare gli splendidi dicendo che un punto serve più a loro che a noi mi fa sorridere perché credo che ci serviranno eccome tutti i punti che riusciremo a racimolare visto che dopo sei giornate ne abbiamo solo sette in classifica.

Mi è tornato in mente che la filosofia di un grande giornalista, quale era Gianni Brera, diceva che la partita perfetta è quella che finisce 0-0 ma io credo che in quello che abbiamo visto ieri pomeriggio c’era ben poco di perfetto. Intanto mi sono annoiata da morire perché lo spettacolo è stato deprimente e continuiamo a vedere tanti errori, sia tecnici che tattici, e i dubbi su alcuni calciatori continuano a rimanere: la spia rossa è sempre accesa come se a questa rosa mancasse la benzina.

Credo che ieri Gosens arretrato sia stato un sacrificio che mi auguro non si ripeta perché trovo assurdo non sfruttare le sue capacità sulla fascia, il centrocampo con Bove e Cataldi non ha dato spunti degni di nota e anzi l’ex romanista mi pare abbia perso qualche palla a “bischero” come si dice dalle nostre parti. I tre dietro a Kean, che resta per me sempre il più attivo, non mi sono parsi in giornata, Colpani non vorrei diventasse un caso perché lo vedo ancora impalpabile e, non so se è un usanza del tecnico visto che lo faceva anche a Monza, non finisce mai una partita; Gudmundsson non è stato incisivo come la settimana scorsa ma, come contro la Lazio, ha battibeccato, stavolta con Cataldi, per battere una punizione dal limite che però non ha portato frutti. Kouamè ha provato qualche iniziativa ma poca roba e si è notato più per la fascia di capitano che per altro.

Non vorrei parere cattiva ma un attimo mi ha disturbato questa investitura perché penso che il capitano della Fiorentina debba essere un uomo di spessore ma sono consapevole che non è colpa dei ragazzi in viola ma di chi non ha saputo tenere o ingaggiare calciatori importanti. Quello che però mi è piaciuto del capitano di giornata sono state le parole a fine partita che suonano però come un campanello d’allarme perché ha sottolineato più volte come “ci è mancato di giocare insieme…dobbiamo giocare l’uno per l’altro…dobbiamo far capire ai nuovi come si gioca insieme”.

Caro Palladino mi pare che ci sia ancora tanto da lavorare e velocemente perché tutti si integrino, facciano gruppo ma soprattutto che tu trovi il bandolo della matassa, che tu dia un gioco e un’anima alla Fiorentina perché per adesso si naviga a vista e bisogna cercare di non andare alla deriva.

La Signora in viola