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IL CASO VLAHOVIC VISTO DAGLI OCCHI DI ITALIANO

di Niccolò Santi

Senz'altro la bomba Vlahovic, esplosa non più di due giorni fa, avrà avuto delle ripercussioni anche nella testa di mister Italiano. Il tecnico proprio pochi giorni fa aveva asserito: "Non permetteremo a nessuno di rovinare ciò che stiamo creando", poi tutto ad un tratto gli sono piovute tra capo e collo le dichiarazioni al vetriolo del presidente Commisso sul centravanti. Viene da chiedersi a questo punto come l'ex Spezia reagirà a una situazione in cui il grande entusiasmo di avvio stagione è stato letteralmente minato, con il serio rischio di buttare al vento il lavoro fatto su un gruppo, quello viola, che necessitava come il pane di un upgrade mentale. 

Sta di fatto che Italiano ha sempre avuto pochi dubbi sulla professionalità di Vlahovic, siano d'esempio le sue ultime attestazioni in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Napoli: "Dusan sta andando forte, è giovanissimo, sta dimostrando di avere personalità ed è attaccato alla maglia: deve rimanere questo". Nonostante sull'attaccamento alla maglia viola, a questo punto, l'opinione possa risultare cambiata, la netta sensazione è che però l'allenatore continuerà a puntare sul serbo quale titolare indiscusso del reparto offensivo, sempre che non intervenga la società. Inizia così il processo di rasserenamento, per gli obiettivi comuni.

In attesa di capire ciò che riserverà il futuro, la linea sembra chiara: Italiano non mancherà di difendere senza se e senza ma l'attaccante, se non altro per non rischiare di buttare al vento quanto di buono prodotto finora, alla luce di un campionato che poteva e – si augura Firenze – può ancora prefigurarsi come quello della ripartenza. Il famoso anno zero. Il tecnico ne è convinto e pur di salvare capra e cavoli farà buon viso a cattivo gioco, magari sperando in almeno una mossa chiara in ambito di mercato da parte della società durante la sessione invernale. Ma il prossimo avversario si chiama Venezia, il resto si vedrà.