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IL CENTROCAMPO È AFFOLLATO: CHI PUÒ PARTIRE

di Dimitri Conti

Al centrocampo della Fiorentina, al pari dell'intera rosa, serve un ulteriore sfoltimento prima di nuovi innesti. Uno di più di altri, per un ruolo che apparso a molti vitale e scoperto già da un paio di stagioni a questa parte e che nella realtà non ha mai trovato il suo interprete ideale: il regista. Nel 4-3-3 di Italiano, d'altronde, il vertice basso ha una funzione decisiva da equilibratore, ancor prima che da cuore pulsante.

Ad oggi l'unico che potrebbe giocarci sembra Pulgar. Non a caso al cileno il nuovo tecnico ha riservato parole d'elogio: la sensazione, cresciuta negli ultimi giorni, è che lo scenario più probabile per il cileno porti alla permanenza. Non è da inserire però alla stregua di incedibile, perciò non è da escludere che in caso di offerte golose (non ancora nell'aria), parta. Discorso speculare per Amrabat, che nel ruolo ha dimostrato poca dimestichezza rivelandosi - come da sospetto di molti - irrimediabilmente mezzala. Tutt'altro che incedibile, pure lui. Nelle scorse stagioni qualche apparizione lì l'ha fatta Duncan, ma il ghanese ha estimatori (per primo Di Francesco che, a Verona, se lo riprenderebbe volentieri) e rischia di essere uno dei principali indiziati per un addio in questo mercato. A Moena sta cercando di rilanciarsi, ma Benassi, reduce da una stagione complicata all'Hellas che l'ha visto sempre indisponibile, è altro possibile partente, essendo entrato anche nell'ultimo anno di contratto. Da questo quartetto prevedibilmente ci sarà da estrarre un nome, se non due.

Ultima stagione sul contratto pure per Bonaventura, seppure l'ex Milan - dai racconti che arrivano dal Trentino - venga descritto in piena sintonia con il nuovo allenatore, che lo ritiene elemento cardine della propria squadra. Per di più c'è un'opzione per allungare di un altro anno l'accordo. Il suo posto sarà Firenze, dunque, così come per Castrovilli: il numero 10, quando rientrerà dall'ebbrezza doppia tra Europeo e matrimonio, non potrà che essere una risorsa su cui Italiano può e deve puntare. Tanta curiosità intorno a Maleh, che potrebbe rivelarsi la vera carta a sorpresa di Italiano: il carattere non manca, l'intenzione è quella di convincere tutti a trattenerlo in squadra. Cosa che invece non accadrà a Fiorini, Lovisa, Meli e N. Pierozzi, tutti destinati altrove - in prestito o a titolo definitivo - per svuotare un reparto tanto centrale quanto affollato.


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