IL COMMENTO, Che sia l'ultima volta Felipe...
di Matteo Magrini
La stangata tanto temuta è arrivata come una pugno nello stomaco. Fastidiosa e difficile da sopportare. Felipe Melo ha sbagliato ed è giusto che paghi. Dare pugni non è mai fare intelligente, nenche se pesantemente provocati. Sono atteggiamenti che macchiano l'immagine della Fiorentina e dello stesso giocatore.
Immaginiano quale rossore abbia investito i volti dei Della Valle. Proprio a Firenze, proprio nella culla del "Rinascimento del Fair Play", proprio sul prato sul quale viene steso il tappeto viola si è verificato un fatto da calcio amatoriale. Lo deve capire, il caro Pippo Melo. Deve capire che così non va. Non è la prima volta, tra l'altro, che il brasiliano perde la testa. Già qualche settimana fa, sempre al Franchi, Cesare Prandelli aveva dovuto trascinarlo per la collottola fuori dal tunnel, per evitare guai.
Questa volta il fattaccio è avvenuto sul serio. Qua non si vogliono fare moralismi. Nel calcio ci stanno "colpi di testa" e perdite di controllo. Felipe non è il primo e, temiamo, non sarà l'ultimo. Resta la delusione forte, per esser stati "traditi" da un giocatore che ai viola, in questa fase, sarebbe servito come il caffè a colazione. Resta da vedere come deciderà di muoversi la società. Se opterà per il ricorso o meno.
La sensazione, comunque, è che nella altissime stanze viola questo episodio non sia piaciuto. Per niente. Troppo grave la macchia sull'elegante immagine di questa Fiorentina. Nessun rancore, ovviamente, nei confronti del vigoroso mediano della nazionale verdeoro, che era e resta una delle note più dolci di una stagione quanto mai dura e tempestosa. Sbagliando s'impara, ci insegnano i grandi quando siamo bambini. Beh, Felipe non è certo piccolo, ma probabilmente aveva bisogno di sbagliare. Certo che ha scelto un modo decisamente fragoroso per farlo. Proviamo a perdonarti, comunque, ma che sia l'ultima volta, caro Melo, perchè "errare humanum est", ma perseverare sarebbe tremendamente diabolico.
Altre notizie
Venerdì 13 dicembre
PUBBLICITÀ