.

IL COMMENTO, Chiarirsi subito per restare uniti

di Matteo Magrini

Cesare Prandelli ed il suo futuro. E' questo il film che riscuote maggiori incassi al botteghino di Firenze. Altro che Avatar. E meno male che questi tre-quattro giorni dovevano essere quelli del campo, delle due serate da brivido contro Juventus e Bayern Monaco. Macchè. Vuoi mettere un'altro bel po' di caos attorno al Pranda? E allora parliamone.


Punto primo. L'allenatore della Fiorentina, perchè ancora lo è, non ha preso accordi con nessuno. Nessuna stretta di mano. Niente Nazionale, niente Juventus. E questo è bene chiarirlo. Lo diciamo così, perchè aleggia nell'aria una strano mormorio, come se si volesse piano piano minare l'immagine del mister per renderne meno doloroso un eventuale addio. Cesare Prandelli è uomo onesto, e da tale si sta comportando.


Ecco perchè, e qua veniamo ad altre note dolenti, le sue risposte sono cambiate rispetto a qualche mese fa. Da "fino a quando ci sarà questa proprietà io non mi muoverò da Firenze" a "abbiamo deciso di incontrarci a primavera per parlare del futuro". Ovvio che qualcosa sia successo. O almeno, ovvo che ci sia qualcosa da chiarire. Programmi, progetti e prospettive. Di questo Patron Diego ed il tecnico di Orzinuovi (e solo loro) dovranno discutere. Si può ancora sognare? C'è ancora voglia di rompere le scatole alle antipatiche grandi del calcio italiano? Si può provare a vincere? Questo vuol sapere il mister. Oppure, se si decide di puntare sui giovani, che sia chiaro tutti che gli obiettivi dovranno cambiare. Eccoli, i punti chiave.


"Del doman non v'è certezza", l'abbiamo capitoe sarebbe inutile lasciarsi andare a promesse d'amore eterno. Il Pranda lo sa e replica sereno. Perchè scandalizzarsi se a precisa domanda si risponde che "l'interesse delle grandi società fa piacere"? Cosa avrebbe dovuto dire, Prandelli, che la Nazionale o la Juventus, o perchè no l'Inter sono ipotesi che non meritano nemmeno di essere valutatate? Quale persona, nel mondo, può avere la presunzione di "schifare" certe attenzioni? Suvvia. Un po' di buon senso.


Certo, questo stato d'incertezza non fa bene a nessuno, ed è lo stesso Prandelli ad ammetterlo quando dice che il suo futuro "è questione di grandissima importanza". Ecco perchè risulta difficile capire questo eterno rimandare. Così, purtroppo, non si fa altro che regalare ossigeno a chi vuol sparlare sul mister e sulla Fiorentina. Serve arrivare ad un punto definitivo, e serve farlo il prima possibile. In un senso o nell'altro. Del resto basterebbe così poco. Tra persone serie si fa così, anche e soprattutto se c'è un problema da risolvere. Ci si incontra, si parla, ci si confronta e si arriva ad una soluzione.


Anche perchè tutti, e siamo sicuri per primo Prandelli, vorremmo poter parlare di Fiorentina-Juventus, di un ottavo di finale di Champions che può regalare a Firenze e alla Fiorentina una serata da brividi, di una semifinale di Coppa Italia ancora tutta da giocare e di un campionato che è tutt'altro che finito. Per farlo però, serve mettere fine a questa partita a scacchi che non serve a nessuno. E allora facciamo così. Affrontiamo questa "quattro giorni da febbre a 90°" in santa pace, pensiamo solo a Juventus e Bayern Monaco. Tutti insieme, senza partiti pro Della Valle e contro Prandelli o viceversa. Solo al fianco di questa squadra. Poi, però, che questa questione sia chiusa. Rimandare non ha più senso. Una bella bistecca (per dirla alla Diego) con un buon vino rosso ed una stretta di mano (perchè questa ci pare la soluzione, la continuità) e pace all'anima di chi vi e ci vuole dividere. Tocca solo a voi, Diego e Cesare. Il futuro è adesso.