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IL COMMENTO, Fiorentina, dove il posto fisso esiste

di Matteo Magrini

Premessa. La politica è cosa seria, o almeno dovrebbe, molto più del calcio e di tutto ciò che gli gira attorno. E' cosa seria quindi il tema del precariato, e del tanto discusso "posto fisso". E quindi? Direte voi, ma qua non si parla di Fiorentina? Si, parliamo di Fiorentina. Se Tremonti si accorge (sagace però il ragazzo) che avere certezze sul lavoro è fondamentale per costruire un progetto di vita, a noi viene in mente la Viola.


Ci viene in mente perchè da queste parti se ne sono accorti da tempo. Da quattro anni, per la precisione. Stesso allenatore, stesso direttore sportivo. Mai un dubbio, mai un'incertezza. Più posto fisso di così. E non è un caso se pur con mezzi inferiori la Fiorentina si accomodi ormai stabilmente al tavolo delle grandi. Si può fare - evvai di nuovo con il parallelo con la politica - attraverso il lavoro e la programmazione.


"Il rinnovo di Prandelli? Lo abbiamo sempre detto, lui e Corvino sono la base di questo progetto". Dichiarazione di ieri che passa agli atti, con timbro famiglia Della Valle. Andrea, il presidente non presidente, traccia ancora una volta la linea viola. Avanti così. Altro che precariato. Quella è la strada degli altri. Dei De Laurentiis, degli Zamparini, che poi si stupiscono se ogni anno si ritrovano a guardare col binocolo i gigliati. Questione di continuità, di certezze. "Difficile costruire qualcosa di importante senza sicurezze". Suvvia, lo dice anche Tremonti.


Ecco perchè a Firenze ci sentiamo un po' all'avanguardia. Abbiamo capito prima degli altri che il posto fisso, nel calcio almeno non esistono dubbi, è sinonimo di sviluppo, di crescita. E non è solo questione di durata di un rapporto - niente doppi sensi, please - ma di qualità. Alla Fiorentina mai nessuno ha messo in discussione i due muri portanti di Casa Viola. Critiche si, e ci mancherebbe altro, ma sempre con la consapevolezza che il PandaLeo e Mastro Pranda fossero l'ideale per questa società. Questo ha permesso loro di lavorare sempre e comunque in tranquillità, senza ansie o preoccupazioni per possibili licenziamenti.


E sarà ancora così, anche nei prossimi anni. I rinnovi di contratto sono in cantiere, e presto ci si siederà attorno ad un tavolo per mettere tutto nero su bianco. Senza fretta, senza angoscia. Del resto qua funziona così. Ci si può permettere di valutare bene ogni particolare, perchè tutti sono sicuri del posto e nessuno ha paura del futuro. Sembra un sogno, e per tanti purtroppo nel "paese reale" lo è, ma nella Viola no. Nella Viola tutto questo è realtà.