.

IL CONFRONTO E IL PATTO: FUORI L'ORGOGLIO E NO PANIC

di Luciana Magistrato

Un confronto tra tutti, senza sconti. Perché non restino strascichi, né dubbi o alibi dalla partita con il Benevento e si prosegua facendo fronte comune. L'allenamento di oggi, in vista anche della partita di Coppa Italia di mercoledì, è stata l'occasione stamattina anche per un lungo confronto, tanto che la squadra è uscita quasi alle due e lo staff molto più tardi, dopo la brutta prestazione e conseguente sconfitta di ieri. La dirigenza ha detto la sua e Prandelli ha voluto chiarire - in un faccia a faccia di chi non risparmia di sottolineare difetti e di smontare alibi - ancora una volta cosa significhi giocare e sudare (ieri di sudore se ne è visto poco) per una maglia e una città, ma ha anche voluto mandare un messaggio di fiducia e di unità ad una squadra provata dal momento, che non merita certo questa classifica e che solo nel gruppo unito e nell'orgoglio per la maglia può uscirne.

E il succo della dicussione è una specia di patto per il quale tutti devono fare il proprio lavoro, società, staff e giocatori, ma remando in un'unica direzione e aiutandosi a vicenda, mettendo l'orgoglio dove non arriva la gamba, senza cercare soluzioni individuali e senza lasciarsi andare a depressioni o panico (come si è visto ieri dopo il gol del Benevento) visto che c'è tutto il tempo per reagire e raddrizzare una stagione fin qui deludente. D'altronde che la rimonta si possa fare la prova è certa: lo spogliatoio davanti a sé ha proprio l'allenatore e due ex giocatori (Donadel e Dainelli) che arrivarono terzi partendo da -9.