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IL D-DAY DEL CALCIO (DELLA SERIE A): ANCHE ACF SCHIERATA

di Dimitri Conti

Oggi, almeno nelle intenzioni, si prospetta essere il D-Day per il futuro del calcio italiano. Nel corso della giornata, infatti, il mondo del calcio italiano, rappresentato dai presidenti di leghe e federazioni, incontra i ministri Spadafora e Speranza, Sport e Salute, per capire la fattibilità del piano di ripartenza espresso attraverso la creazione del tanto dibattuto protocollo FIGC. Più che ripartenza del calcio italiano, per com'è strutturato il documento, si parla però di ripresa della sola Serie A, visto che le condizioni poste in essere dal protocollo tagliano inevitabilmente fuori, chi per problemi logistici chi per difficoltà economiche nel garantire una sicurezza permanente, gran parte degli universi minori, cominciando da Serie B e C, per non parlare delle realtà dilettantistiche e femminili.

La grande macchina economica del calcio nostrano è senza dubbio la Serie A, e i massimi vertici in queste ore sono alacremente al lavoro per salvare il primo livello, l'impalcatura sulla quale si sorregge poi tutto il movimento sui suoi livelli inferiori. La posizione della Lega, di fatto all'unanimità e quindi anche con la voce della Fiorentina al suo interno, è infatti quella di fare il possibile per riuscire a tornare in campo entro tempi brevi, anche a costo di dilatare in avanti le tempistiche della prossima stagione, che però non potrà andare troppo in là, visto che - almeno in teoria, visto il momento di enorme incertezza su qualsiasi tema - l'estate prossima sono in programma gli Europei. Questo, comparato con le possibilità reali di far rispettare le norme igienico-sanitarie del caso, sul tavolo di discussione in programma oggi.

Intanto, dall'altra parte del Mondo, c'è un Rocco Commisso che scalpita impazientemente: da uomo d'azione qual è, non vede l'ora di capire come e quando il mondo del pallone potrà provare a ripartire, e in tal senso il presidente viola un paio di giorni fa si è esposto come mai prima d'ora, lanciando il suo personale monito di ripartenza tramite il Corriere dello Sport. Nell'auspicarsi che la Serie A riesca presto a ripartire, Commisso ha aggiunto: "La mia unica pregiudiziale era il timore che si potesse compromettere la stagione 20-21. Le cose sono cambiate". Insomma, anche la Fiorentina è ufficialmente schierata pro-ripartenza e, virtualmente, sarà seduta accanto alle figure istituzionali del calcio che oggi proveranno a far valere le loro ragioni nel tavolo con il Governo.