IL DEBUTTO
La Fiorentina di Montella si appresta ad iniziare il girone di ritorno del campionato lasciandosi alle spalle il ricorrente "problema" del falso nueve. Una circostanza tattica, quella della finta prima punta, con cui Montella ha dovuto convivere bene o male in tutta la prima parte del campionato ed in particolar modo dopo lo sfortunato infortunio di Giuseppe Rossi. L'apogeo, neanche a farlo apposta, nell'ultima partita del girone d'andata, contro il Torino, in cui Ilicic schierato al centro dell'attacco ha mostrato tutte le sue (comprensibili) lacune. Con l'anno (calcistico) nuovo, dunque, ecco risolto il problema. Dopo i cinque giorni di pura follia (positiva) di Pradè e Macia, con l'arrivo a Firenze di tre nuovi acquisti, Montella non ha più bisogno di inventare nuove soluzioni d'attacco. Alessandro Matri, arrivato in maglia viola carico più che mai, sarà il nuovo centravanti della squadra. In attesa di Mario Gomez, ovviamente. Dopo il forfait di inizio stagione del tedesco, nessuno tra Rossi, Matos, Ilicic e Rebic ha saputo ricoprire quel ruolo, ognuno per evidenti motivi. Con Matri, la Fiorentina avrà maggiori garanzie di andare in gol. Oltre al gioco corale e alle invenzioni dei singoli, infatti, i cross in area potranno essere sfruttati come mai era stato possibile fare fino a questo momento. Col Catania, dunque, dal primo minuto ci sarà subito Matri nel tridente, con ai fianchi Vargas e Cuadrado. Senza dubbio, i migliori trampolini di lancio per far decollare al debuto l'ex bomber del Milan.