IL DUBBIO
Qualcuno lo negherà fino all'ostinazione, eppure un po' tutti alla fine avevano sperato nel colpaccio. O, al limite, nel colpetto. Sul fil di lana del mercato, con Corvino iperattivo per l'assalto del Chelsea su Alonso, praticamente tutti si auguravano che potesse arrivare un sussulto. Un nome che regalasse un pizzico di curiosità in più, un ritorno alla Jovetic, una speranza futura come potrebbe essere Sportiello.
Come si sia invece conclusa la campagna estiva resta cronaca. E ormai anche un filo archiviata visto che tra meno di una settimana si torna in campo. Eppure, tornando alle faccende più filosofiche, quella disillusione vissuta e concretizzata senza il colpo di mercato è destinata a riproporsi. Un po' per tutta la stagione, e più o meno in linea con quanto già capitato da un anno e mezzo a questa parte.
Quando, guarda caso, c'era sempre di mezzo il Chelsea, quella volta con Cuadrado. Il mantra "mai una gioia", d'altornde, dovrà pur avere i suoi fondamenti. La disaffezione denunciata anche nel comunicato della tifoseria, probabilmente, nasce da lontano, ma cresce a dismisura soprattutto nell'ultimo anno e mezzo. E segue le evoluzioni, non solo sul mercato, di una società che è cambiata molto. Un dubbio instillato qua e là sulle reali ambizioni dei Della Valle, sempre più nel mirino delle critiche.
Non ci sarebbe da stupirsi, d'altronde, se di fronte all'anno zero tirato in ballo da Corvino in pochi, sin da oggi, credessero in un rilancio a gennaio. Il d.g. giura che il mercato invernale sarà un'altra storia, la tifoseria al solo pensiero dell'ennesimo tesoretto si sente male. Al campo, e al tempo, le risposte.