IL DUBBIO AMLETICO
Di solito le partite sono condite da grandi dubbi legati ai protagonisti, al modulo da utilizzare, ma per Fiorentina-Juventus, la scelta che dovrà fare la squadra viola e in primis il tecnico è diversa e riguarda l'atteggiamento da utilizzare nel corso della partita. L'1-1 dell'andata è un risultato buono ma che nasconde insidie di tutti i tipi. Difendersi o attaccare? Contenere o alzare il pressing? Affidarsi alla difesa o all'attacco? E' una decisione che spetta a Montella, che quasi sicuramente sceglierà la via del gioco.
Entrambe le soluzioni hanno dei pro e dei contro, ma sono l'attacco ed il possesso palla i due marchi di fabbrica della squadra viola, non certo la fase difensiva. Sono 8 partite consecutive che la Fiorentina subisce almeno un gol, e considerando questo dato, non conviene a Montella scegliere una via difensivista come accaduto nel match in campionato proprio contro gli uomini di Conte. La fase offensiva funziona sicuramente meglio e proprio su questo potrebbe basarsi il ragionamento del tecnico.
Allo stesso tempo però, con una Juve in netto calo atletico (soprattutto nella ripresa), riuscire a difendersi senza subire reti nel corso della prima frazione potrebbe essere una soluzione da prendere in considerazione. Alla fine nelle due gare contro i bianconeri i gol sono arrivati per un gol da antologia di Asamoah e un colpo a freddo di Vidal, non certo per azioni travolgenti o per il gioco che nella prima parte dell'anno ha caratterizzato il "carro armato Juve".
Probabilmente questa decisione sarà una delle più difficili della carriera di Montella. Azzeccarla o sbagliarla è determinante, può voler dire passare o essere eliminati. L'equilibrio di questo match è totale e può bastare una virgola a mandarti in paradiso o all'inferno. Un dubbio amletico che l'allenatore gigliato deve azzeccare, per confermarsi come primo antagonista di Conte e soprattutto per portare la Fiorentina ai quarti di finale di Europa League.